Il suolo è una risorsa naturale limitata. Su scala temporale umana non è rinnovabile. Tuttavia, nonostante il ruolo essenziale che il suolo svolge nei mezzi di sussistenza umani (95% del cibo proviene dal suolo), vi è un aumento mondiale del degrado delle risorse. Approvata dalla FAO nel 2013, dal 2014 le Nazioni Unite hanno designato il 5 dicembre la giornata mondiale del suolo per focalizzare l’attenzione sull’importanza del suolo sano e per promuovere la gestione sostenibile delle risorse ad esso legate.
In Italia oggi, 5 dicembre, saranno numerose le istituzioni di diverse città che testimonieranno, con proprie iniziative legate al tema, la giornata mondiale sul suolo.
In Puglia, Il Politecnico di Bari, presenterà la giornata di studi su “Il Consumo di suolo in Puglia fra dinamiche e politiche territoriali”. L’evento, che vedrà il coinvolgimento degli Ordini di Ingegneri, Architetti, Agronomi e Geologi pugliesi, sarà l’occasione per la presentazione del primo “Rapporto sul Consumo di suolo in Puglia” (INU Edizioni, 2017), prodotto dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura, nell’ambito del Progetto MITO “Multimedia Information for Territorial Objects”, finanziato dal Piano di Azione per la Coesione del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Tale studio, presentato a Milano in anteprima nazionale, è unico in Italia per approfondimento e metodo adottato.
Ad oggi, si legge nello studio, la superficie totale consumata della Puglia per la realizzazione di infrastrutture, industrie, nuove abitazioni, siti di produzione, fotovoltaico si attesta sull’8,5% del totale. Dato, questo, al disopra della media nazionale che si aggira sul 7,5% (fonte ISPRA). Tale percentuale pone la Puglia a ridosso delle regioni italiane dove il fenomeno è più pronunciato: Lombardia, Veneto, Campania, Emilia-Romagna.
Le articolate ricerche hanno consentito di esaminare i vari contesti geografici della regione: lo studio ha suddiviso la Puglia in 11 contesti territoriali, da nord a sud: sub appenino Dauno, Gargano, Tavoliere, Valle dell’Ofanto, Terra di Bari, Alta Murgia, Area vasta Tarantina, Valle d’Itria e Costa degli ulivi monumentali, Area vasta di Brindisi, Piana salentina, Serre salentine. Ogni contesto, e a volte anche i singoli comuni, mostrano loro specifiche peculiarità. In generale un maggior consumo di suolo è stato registrato sulle aree costiere e nel contesto territoriale delle principali città. Contemporaneamente lo studio ha registrato il fenomeno dell’abbandono di edifici nei centri minori della daunia e del consumo di suolo dovuto alle innumerevoli case per vacanza disseminate lungo la costa pugliese, con particolare riferimento sulla costa Salentina.
Secondo l’Istat, ci sono in Puglia circa 2 milioni di abitazioni (una ogni due abitanti). Di queste, circa 520.000 non sono occupate (una abitazione vuota ogni tre occupate). Gran parte di questo mezzo milione di abitazioni vuote è destinato a casa per vacanza; una ulteriore porzione è rappresentativa dei luoghi del declino economico-sociale (ad esempio il Subappennino Dauno in decremento demografico) e delle nuove forme di abbandono urbano (ad es. nel quartiere Libertà a Bari alcuni isolati hanno circa il 25% di patrimonio abitativo inoccupato).
Questi dati evidenziano che il Land Efficiency Index (l’Indice di Efficienza dell’Uso del Suolo) non è dei migliori. Il rapporto, che studia la variazione di usi del suolo tra il 2006 e il 2011 (periodo corrispondente all’aggiornamento della carta regionale di uso del suolo) ha evidenziato inoltre che in tale periodo il fotovoltaico ha rappresentato una nuova forma di consumo di suolo. Se a questo si associa il patrimonio non utilizzato nelle aree produttive, a causa della contingenza economica, diventa evidente la necessità di affrontare il tema dell’uso efficiente del suolo già artificializzato e del patrimonio insediativo che su esso si poggia.
I contenuti dello studio sul primo Rapporto del Consumo di suolo in Puglia, saranno esposti in occasione della Giornata Mondiale del Suolo domani, martedì, 5 dicembre prossimo, ore 9.00, nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (campus universitario), secondo il programma.
Il programma:
Ore 9.00 Saluti ai partecipanti
Prof. ing. Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico
Prof. arch. Giorgio Rocco, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura
09.30 – 11.15 I SESSIONE “Il consumo di suolo in Puglia e in Italia: dati, interpretazioni, effetti”
Coordinamento: Prof. ing. Carmelo M. Torre, Dott. Alessandro Bonifazi e Dott. Pasquale Balena (Politecnico di Bari)
11.30 – 13.30 II Sessione “Orientarsi al risparmio di suolo: leggi, strumenti e strategie”, Relazioni e Dibattito
Coordinamento: Prof. ing. Pierluigi Morano e Prof. ing. Carmelo M. Torre (Politecnico di Bari)
Seminari:
14.30 – 15.30 Nature-based solutions per la resilienza delle aree metropolitane
Prof. agr. Raffaele Lafortezza, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” & Center for Global Change and Earth Observations (CGCEO), Michigan State University, USA
15.30 – 16.30 Rigenerazione urbana e risparmio di suolo – strumenti economici e modelli previsionali
Prof. ing. Pierluigi Morano e Prof. ing. Carmelo M. Torre (Politecnico di Bari), Ing. Federico Amato (Università degli Studi della Basilicata)
16.30 – 17.30 Invarianza idraulica e salvaguardia della permeabilità dei suoli nella progettazione urbanistica ed edilizia
Ing. Valeria A. Intini e Dott. geol. Donato Sollitto, Autorità di Bacino della Puglia
Dott. geol. Ines Marinosci (ISPRA) e Dott. geol. Vito La Ghezza (ARPA Puglia)
Le attività del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente per la riduzione del consumo di suolo
Ing. Francesca Pace (Regione Puglia) – Trasformazioni del territorio e strutture di lunga durata nei paesaggi pugliesi
Dott.ssa Tina Caroppo (InnovaPuglia S.p.A.) – Monitoraggio del consumo di suolo ed evoluzione delle infrastrutture per l’informazione territoriale in Puglia
Prof. ing. Bernardino Romano (Università degli Studi dell’Aquila) – 50 anni di consumo di suolo in Italia: l’urbanizzazione progressiva della costa adriatica
Prof. geol. Luigi Pennetta (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”) – Occupazione del suolo nelle zone costiere della Puglia
Prof. arch. Andrea Arcidiacono (Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo/Politecnico di Milano) – Iniziative legislative e politiche regionali per il contenimento del consumo di suolo
Arch. Anna Migliaccio (Regione Puglia, Dipartimento mobilità e qualità urbana, opere pubbliche, ecologia e paesaggio) – Il DDL Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato: principi e struttura, criticità e prospettive per il governo dei territori regionali
Prof. arch. Francesca Calace (Politecnico di Bari) – Dismissione, riuso, pianificazioni
Interventi confermati:
Anna Maria Curcuruto, Assessore ai Lavori Pubblici e alla Difesa del suolo della Regione Puglia; Vito Bruno, Direttore Generale ARPA Puglia; Carla Tedesco,
Assessore all’Urbanistica e alle Politiche del Territorio del Comune di Bari; Salvatore Valletta, Presidente dell’Ordine Regionale dei Geologi della Puglia;
Giacomo Carreras, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Bari; Roberto Masciopinto, Presidente dell’Ordine degli
Ingegneri di Bari; Antonio Frallonardo, Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari, Domenico delle
Foglie, Responsabile per l’Urbanistica Regionale Legambiente; Vincenzo Iurilli, Società Italiana di Geologia Ambientale-SIGEA; Elda Perlino, Consulta
Comunale per l’Ambiente di Bari
Ai professionisti saranno rilasciati crediti formativi secondo le disposizioni dei rispettivi Ordini.