Dal segretario del Partito Democratico Bitonto, Francesco Brandi, riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Cari Concittadini,
aver percepito per anni il nostro legame con la Pescara come una sorta di privilegio di casta è il frutto di una narrazione omologante e ingiusta.
Se la politica, anche nei conflitti che genera, produce benefici, miglioramenti, passi in avanti, è cosa buona.
Ma quando è sterile danneggiamento degli altri, pur se avversari, è diabolica.
Ci rendiamo conto, a questo punto, di dover consentire a tutti voi, così come alla nostra comune rappresentanza amministrativa nel Comune di Bitonto, un momento di riflessione sull’inutile persecutoria azione di rimozione del politico, rappresentata dall’uscita del Partito Democratico dalla sede storica di Corso Vittorio Emanuele.
Lo facciamo dichiarandoci pronti ad uscirne.
Nei prossimi giorni, il tempo di portar via arredi di proprietà, il Partito Democratico restituirà l’immobile della Pescara al Comune di Bitonto che ne pretende la restituzione in forza di una delibera di Giunta del 2016, che pare non si possa in nessun modo rettificare, nonostante la mutata volontà politica.
Noi non rimarremo abbarbicati alle sedie di quella sede.
Ma vigileremo perché la scelta compiuta in maniera così unilaterale, con tanto di vessazioni, non sia solo un modo per danneggiare il nostro Partito per favorirne altri.
Vigileremo perché la destinazione dell’immobile, storicamente legata all’associazionismo politico, non tradisca la propria memoria, oscurando cento anni di stratificazione storica.
Vigileremo perché l’immobile, mai oggetto di manutenzione straordinaria da parte dell’Ente oggi così zelante, non deperisca, aprendo un’ulteriore ferita sul Corso della città.
Ben sapendo – e avendone avuto prove tangibili in questi anni – che l’immobile non è comunque adatto ad altri usi, ci rendiamo sin da ora disponibili, proclamandolo in pubblico, a tornare in quell’immobile, ma per effetti di legge, con un regolare contratto che restituisca dignità a noi e alla proprietà, che è comune, prima ancora che del Comune.