Dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali, dopo aver esperito ogni utile tentativo per tentare il rilancio
dell’Istituto Maria Cristina di Savoia di Bitonto, coinvolgendo tutte le istituzioni pubbliche presenti sul
territorio: dal Comune all’Ambito Sociale di Zona, dalla Prefettura alla Regione, denunciano lo stato di
abbandono in cui attualmente è precipitata l’Azienda e le drammatiche condizioni in cui versano i
lavoratori, diversi addirittura a part – time, che non percepiscono lo stipendio da oltre cinque mesi,
a cui va aggiunta la tredicesima 2014 e il salario accessorio degli ultimi anni.
Le dimissioni del Presidente Elia, che lasciato l’Azienda con una situazione debitoria
significativa, imponevano un chiaro segnale di cambiamento e di rilancio per l’ASP, ma a distanza di
mesi non è stato possibile registrare alcun miglioramento, anzi la situazione è diventata ancora più
critica, probabilmente o mancano le capacità per avviare un serio rilancio dell’Azienda oppure si
punta a smantellare una Istituzione storica, che ha dato lustro al Comune di Bitonto e al territorio
circostante, consegnandola di fatto ad interessi di privati operatori.
Noi siamo convinti che, se questo è il disegno di qualcuno, allora va contrastato con
determinazione, invocando l’intervento di tutti gli attori istituzionali per avviare tempestivamente il
rilancio di una azienda che ha tutti i requisiti e le potenzialità per poter essere competitiva nel settore,
assicurando un servizio pubblico specialistico richiesto dal territorio e preservando i posti di lavoro
per tutti quei lavoratori che vi operano e per il sostentamento delle loro famiglie.
Per questo, chiediamo l’immediata nomina di un nuovo Presidente dell’ASP da parte della Giunta
Regionale, che rompa con il passato e che abbia come obiettivo il rilancio dell’Azienda, nonché
l’intervento del Comune di Bitonto che deve farsi carico concretamente del futuro di questa
gloriosa Istituzione, patrimonio dell’intera comunità bitontina, inglobandola all’interno di un sistema
di welfare costruito per l’Ambito Territoriale e che ponga il Maria Cristina quale soggetto centrale
a cui affidare una serie di servizi, anche amministrativi, previsti nel Piano Sociale di Zona.
Il rilancio è possibile, le potenzialità ci sono tutte, quello che attualmente manca è la volontà e
l’entusiasmo di voler salvare una Istituzione storica e significativa per il territorio di Bitonto e per i
comuni limitrofi, una volontà che rimettiamo nelle mani della Regione e del Sindaco del Comune di
Bitonto, per questo invitiamo i cittadini a sostenere il rilancio dell’Istituto e a sollecitare
l’Amministrazione Comunale a fare pienamente la sua parte.
Nelle prossime ore decideremo con i lavoratori delle iniziative da intraprendere per salvare e
rilanciare il Maria Cristina.
Ci auguriamo che i cittadini, le istituzioni, le famiglie, possano esserci
vicini e con il loro supporto contribuire a ridare dignità e lustro ad una gloriosa istituzione che ha
segnato la vita e la storia dell’intera comunità bitontina.