Dopo oltre due anni e mezzo di attesa, condite da bocciatura, riapertura dei termini, ripresentazioni del progetto, la lieta novella è arrivata. Anche Bitonto (adesso, però, bisogna capire quando) avrà la velostazione alla stazione ferroviaria centrale, quella di via Matteotti.
Il via libera è arrivato dalla Regione due giorni fa, con relativo assegno di oltre 241mila euro.
La storia inizia nel 2018, allorchè da Palazzo Gentile bussano per la prima volta agli uffici regionali per avere la velostazione, vedendosi però ricevere un “no” secco a causa di una documentazione trasmessa non coerente (clicca qui per i dettagli https://bit.ly/2VHq3iE).
Per fortuna, però, a settembre 2020, in seguito ad alcune variazioni sopraggiunte in termini di competenza e cassa, l’apposito Avviso pubblico è riproposto con iniziale scadenza per i partecipanti dapprima al 22 dicembre e quindi fino al 12 aprile 2021. Nel bando si legge, inoltre, che “la selezione delle operazioni ammissibili a finanziamento avverrà attraverso procedura “a sportello”, per cui si procederà ad istruire e finanziare le proposte progettuali secondo l’ordine cronologico d’arrivo delle stesse e sino a concorrenza delle risorse finanziarie disponibili”.
Dal Comune, allora, decidono di riprovarci e, poco prima di Natale, hanno ripresentato il progetto. Ampliato, rimodulato e rivisto, sia per avere un punteggio più alto, ma anche perché è stato legato al Piano di azione energia sostenibile (Paes) comunale, ed è figlio, direttamente o indirettamente, anche del Biciplan metropolitano e del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). Non chiedendo nemmeno il massimo finanziamento possibile (che era di 300mila euro) ma qualcosa meno, (circa 240mila, appunto) con nessun cofinanziamento comunale.
Come sarà il tutto è stato l’assessore ai Trasporti e Viabilità locale, Cosimo Bonasia, a illustrarlo in sala consiliare agli inizi di dicembre. “Il tutto è già esecutivo, e verrà realizzato tra le due aiuole di verde presenti sui marciapiedi della stazione centrale paralleli ai binari. Ospiterà oltre una 50ina di biciclette di qualsiasi natura, anche quelle elettriche con tanto di posteggio di ricarica. Va nell’ottica di inculcare un deciso cambio di mentalità, e quindi di mettere da parte le auto private e utilizzare sempre più strumenti di trasporto alternativi e sostenibili. Non è una cattedrale nel deserto, ma è figlia di una idea nuova e organica di vedere la città, e di una rimodulazione dei percorsi viari” (leggi qui https://bit.ly/3epi8Qj).
Non è una cattedrale anche perché l’obiettivo dell’amministrazione comunale è mettere in programma altre due velostazioni.
Il resto, poi, è storia recente, ma neanche poi completamente liscia. Il 9 febbraio, infatti, una apposita determina dirigenziale, ha dichiarato “non ammissibile a finanziamento la prima istanza del Comune di Bitonto”, che però non demorde e si è riproposto qualche giorno dopo, il 15 febbraio, e questa volta non ci sono intoppi: il 19 febbraio dalla Regione procede “alla verifica dell’ammissibilità sostanziale e ritenendo la stessa superata, ha proceduto alla fase di valutazione tecnica e di sostenibilità ambientale attribuendo al progetto un punteggio pari a 28/50”.
Poi, l’ultima puntata, ieri l’altro. L’ammissione a finanziamento del “progetto per la costruzione di una velostazione annessa alla stazione ferroviaria centrale di Bitonto – Progetto esecutivo’” del Comune di Bitonto per un importo pari a € 241.322,36”.
Il dado è tratto, finalmente.
Anche in città sarà possibile a chiunque di andare fuori città arrivando in bici in stazione, metterla in un parcheggio sicuro e custodito, e prendere il treno.