Il Consiglio di Statoha dato ragione al Comune di Cerveteriannullando la sentenza del TAR sulla
gara legata alla gestione dei rifiuti dell’ATI
CamassAmbiente S.p.A. ASV S.p.A.
Con il dispositivo N. 00251/2017 il Consiglio di Stato in
sede giurisdizionale (Sezione Quinta) accoglie infatti definitivamente il
ricorso presentato dal Comune di Cerveteri. Nelle prossime settimane saranno
pubblicate le motivazioni, ma il dispositivo parla chiaro e non lascia adito a
dubbi.
«Oggi è una giornata
storica per la nostra città dopo quasi un anno di difficoltà dovute ai ricorsi
sui quali alcuni politicanti hanno fortemente speculato, e alle azioni
sconsiderate che hanno generato gravi disagi alla popolazione di Cerveteri
impedendoci di partire a regime con il sistema Porta a Porta – ha dichiarato il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci -. Oggi il Consiglio di Stato ha finalmente
messo una pietra tombale su questa vicenda dimostrando in modo inequivocabile
che abbiamo sempre lavorato nel rispetto delle regole».
«Credo che questa sia
anche una forte risposta a tutti quegli esponenti dell’opposizione che con
lettere apocrife, interrogazioni e accessi vari hanno lavorato e sperato che
l’appalto per la gestione dei rifiuti fallisse. Oggi abbiamo la dimostrazione
che il lavoro svolto dall’amministrazione sul tema dei rifiuti è stato
lungimirante – continua – . Quando
abbiamo voluto far partire il servizio anche in regime provvisorio, le
opposizioni ci hanno fortemente criticato. Solo grazie a queste scelte siamo
riusciti a ottenere la drastica riduzione della TARI per il 2017, approvata in
Consiglio Comunale martedì scorso. Ora possiamo partire con il sistema del
Porta a Porta a regime ed estendere il servizio a tutta la città senza nessuna
esitazione. Ci tengo a ringraziare personalmente l’assessore all’Ambiente Elena Gubetti, il dirigente Mauro Nunzi al quale mando anche la mia
solidarietà per i vergognosi attacchi subiti in questa vicenda, l’ufficio
ambiente tutto e gli avvocati che ci hanno difeso nei vari giudizi. Cerveteri
Cambia».