Che, ieri sul far della sera, dovesse ancora accadere qualcosa di magico, nella basilica dei Santi Medici gremita e raccolta in preghiera, era nitida sensazione. Eppure era già stato un pomeriggio meraviglioso. I ragazzi del Bitonto calcio avevano fatto visita ai bambini del centro don Pino Puglisi, donando maglie, palloni, gagliardetti e sorrisi a chi sogna un domani più felice. Poi, col presidente Francesco Rossiello, l’allenatore Roberto Taurino e i loro collaboratori, tutti in chiesa ad assistere, compiti, alla funzione officiata dal parroco rettore Don Vito Piccinonna, che – autoefinitosi “ateo calcisticamente” – ha usato il calcio come grande metafora della vita e letto il Vangelo sotto l’aspetto sportivo. Poi, il funambolo immarcabile dei tempi belli Nicola Rubini, spingendo amoroso la carrozzina, ha accompagnato a far la comunione il dottor Nicola Saracino. E così, dopo l’ite missa est, i calciatori si sono schierati sull’altare per la foto ricordo e all’improvviso al centro hanno piazzato proprio il dottore al centro, come per avvolgerlo in un grande, caloroso abbraccio. Il patron Rossiello carezza dolcemente quell’uomo che è stato per 25 anni medico sociale neroverde e che trattava i giovani pedatori quasi fossero figli e gli dona una casacca neroverde col 10, il numero della fantasia. Una lacrima brilla sulla gota lustra di tempo di quel signore elegante e commosso. “Una emozione bellissima, indescrivibile. Mi hanno fatto un regalo straordinario. È una società unica. E poi c’è quel Patierno, un bravo ragazzo che ci può far sognare”, sussurra e piange felice come un bambino il dottor Nicola Saracino.