Il servizio di Igiene urbana? Assegnato ancora una volta, con proroga, all’Azienda servizi vari per altri sei mesi. Per contingibilità e urgenza.
Lo stabilisce una precisa ordinanza del sindaco Michele Abbaticchio di qualche settimana fa, in cui si afferma senza infingimenti che sarà ancora l’Asv, che ha già il servizio in proroga da qualche anno, a occuparsi di igiene e di raccolta dei rifiuti in città e nelle frazioni.
Succede, infatti, che in attesa che la delicata situazione della Società ambientale Nord barese si sblocchi (Sanb) e che il relativo Ambiente di raccolta ottimale (Aro Bari 1) decolli dopo il commissariamento – ancora in corso – da Palazzo Gentile hanno deciso di adempiere alla scelta più comoda: riaffidare, mediante un’ennesima proroga, tutto all’Azienda servizi vari.
L’Asv, in realtà, detiene il servizio da decenni, e sarebbe dovuto scadere il 31 dicembre 2012, anche perché Bitonto, Molfetta, Corato, Ruvo e Terlizzi di lì a breve avrebbero dovuto costituire prima e far partire la Sanb.
Ma a causa dei continui ritardi, il Comune ha ricorso a un numero importante di proroghe, l’ultima delle quali scadeva ieri l’altro, il 31 maggio. E adesso ne è arrivata un’altra, con scadenza a fine novembre.
Perché? “Il servizio di igiene urbana – si legge nell’ordinanza – essendo un servizio pubblico essenziale, non può essere sospeso e costituisce un servizio pubblico la cui peculiare caratteristica è quella di continuità del medesimo, fondamentale per tutelare l’igiene e la salute pubblica, nonché il decoro e l’immagine della città”.
Pertanto, “considerato che nella attuale situazione ricorrano in ogni caso motivi di contingibilità e urgenza, che determinano la necessità di attuare l’ulteriore prosecuzione contrattuale, tale unica soluzione consente di assicurare nell’immediato il suddetto servizio pubblico essenziale”.
Nel 2016, in realtà, dall’Ufficio Lavori Pubblici avevano chiesto che fosse stanziata la somma di 50mila euro nel Bilancio di previsione per cercare di mettere a gara il servizio di Igiene urbana, ma tali soldi non sono mai stati iscritti.
“Siamo grati al Comune, che forse non poteva fare altro – commenta ai nostri taccuini l’amministratore unico dell’Azienda servizi vari, Vincenzo Castellano – e noi andiamo avanti tranquilli sperando sempre di migliorare noi stessi solo nell’interesse della collettività”.