Accogliamo lo straniero e facciamo di lui un fratello e un amico. Condividiamo
con lui le nostre gioie, la nostra cultura e le nostre tradizioni e cogliamo da
lui le sue usanze e le sue esperienze di vita. Questo in breve è il concetto
che gli studenti delle classi prima e terza del liceo classico “Carmine Sylos”
hanno voluto esprimere, insieme ai loro insegnanti: Concetta
Avellis, Laura Vitale, Michele Coletto e Margherita Pagone.
Le insegnanti, con la collaborazione
delle ragazze della cooperativa Auxilium, Doriana Saltarelli e Rossella
Avellis, hanno organizzato un incontro presso l’aula magna del liceo classico,
con tre ragazzi stranieri del centro assistenza SPRAR- sistema di protezione
richiedenti asilo e rifugiati- con lo scopo di approfondire il tema
sull’immigrazione e sulla cittadinanza nel corso di geo storia e filosofia.
I
tre rifugiati, residenti presso lo SPRAR dal 2016, hanno
raccontato la loro storia, condividendo con gli studenti non solo le loro
tristi vicissitudini riguardanti la triste sorte del territorio, ma anche la
loro vita sociale e lavorativa che conducevano prima di essere costretti ad
andare via dal loro paese.
I ragazzi, a turno, hanno rivolto ai rifugiati delle
domande riguardanti la famiglia, il lavoro e le difficoltà legate al colore
della pelle e all’accoglienza ricevuta dai cittadini.
Dai loro racconti si è
evinta la malinconia e il ricordo della propria famiglia e dei propri affetti,
i progetti di vita e le ambizioni, la paura di non essere accettati e capiti
per via della loro lingua.
Con orgoglio hanno espresso la volontà di volere
continuare il loro lavoro e i loro studi anche in Italia, con la speranza di
essere trattati come tutti gli altri, con lo stesso rispettato che gli italiano
ricevono nel loro paese, ricordando ai presenti di essere venuti nella nostra
città in cerca di una nuova realtà e nel tentativo di poter ricostruire una
vita distrutta dalla guerra.