Dai nipoti della signora Anna Rosa Tarantino riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“30 Dicembre 2017, ti sei alzata e, come ogni giorno, con passi frettolosi e silenziosi, hai raggiunto il convento delle Vergini per assistere alla celebrazione eucaristica. Piena di serenità e della grazia di Dio, pensavi di raggiungere la tua casa: c’era tua sorella che ti aspettava. Ma, il tuo cammino fu bruscamente interrotto da colpi fulminei, sparati da balordi.
Più volte ho immaginato quella scena: il tuo viso allarmato, impaurito, incredulo; ho immaginato la sofferenza che hai provato e le smorfie di dolore che ti hanno accompagnata e fatta scivolare verso il riposo eterno. La tua morte innocente è stata, per noi tutti, dolorosa. Al nostro dolore si è unita tutta la città di Bitonto e i suoi amministratori, città che si e ribellata tanta violenza.
Tu sei martire di una guerra tra clan avversari, che non hanno rispetto della vita altrui. È passato un anno, un anno senza di te. Ci manchi: ci mancano la tua voce e il tuo sorriso.
La tua vita terrena non è stata facile, sul tuo cammino hai trovato tanti ostacoli, molti dispiaceri, ma hai circondato la tua famiglia di attenzioni e amore. I figli di tuo fratello e di tua sorella erano i tuoi figli, non erano dei nipoti. Hai sempre tenuto all’unione della famiglia, hai sempre voluto il meglio per i suoi componenti. Hai diffuso amore, hai insegnato la generosità e il rispetto, ti sei circondata di amicizie sincere. Ora che non ci sei più, l’unione tra di noi vacilla: aiutaci a ritrovarci, a riunirci nel tuo nome, come tu volevi.
La tua vita è un esempio per coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti. Quella strada che ti ha vista martire, ora è piena di fiori e di luci in tuo onore, perché chi vi abita, chi la percorre non vuole dimenticarsi di te. Non solo la tua vita ha lasciato un segno, ma anche la tua morte.
La mia mente fantastica: chissà, forse, nel silenzio della notte, i tuoi passi ripercorrono quella stradina e solo chi sa ascoltare, ne sente il rumore, mentre cerchi di arrivare a casa. Ricordati di noi, prega per noi. Ti vogliamo bene”.