I genitori Nicola, Francsco, Angela, Emanuele, Simona, Maria Giovanna, Elisa Genitori di alunni della “Carmine Sylos” scrivono: “Quando le istituzioni diventano sorde, indifferenti poco inclini alla valutazione oggettiva dei fatti, il grido acuto di chi chiede attenzione e rispetto per il proprio lavoro per l’incolumità altrui, viene travisato in “normale” esagerazione. Parliamo di sicurezza scolastica, materia ove nulla può essere lasciato al caso, ma succede che i ripetuti richiami di un dirigente scolastico, la preside del Complesso Sylos -Scuola Media, vengano ripetutamente bollati come trenodie, piagnistei dovuti, afflati istituzionali privi di reale esigenza. Dal 2011 la preside Mangini ha chiesto a più riprese aiuto concreto alle istituzioni comunali, la sicurezza del plesso già compromessa a causa della mancanza di una manutenzione costante, in questi ultimi anni ha raggiunto un livello di guardia. Palestra chiusa per inagibilità dopo la nevicata del 07 gennaio scorso, aule inagibili a causa di pesanti infiltrazioni che determinano pericolosità di tenuta dei soffitti. Eppure il Decreto Legislativo n 81/2008 prevede espressamente che la scuola rientri tra le attività soggette alle norme di salute e sicurezza per l’attuazione e il miglioramento continuo della prevenzione.Lo sa bene la Dirigente Scolastica in quanto responsabile designata a garantire la sicurezza nel posto di lavoro (artt 17 e 18 del Testo Unico), responsabile anche delle misure di prevenzione e protezione adottate.Invece, gli apparati comunali, uffici tecnici e preposti, rimpallando responsabilità e iniziative, rimandano il problema, con fare ponziopilatesco a futuri interventi modello “rattoppo“, modalità che ultimamente stiamo imparando a conoscere, legando la fattibilità degli interventi a non ben precisate incapienza di fondi e priorità alternative. Come genitori siamo basiti, preoccupati e mortificati, abbiamo sempre pensato che la scuola fosse a priori un posto sicuro per i nostri figli, un ventre materno protetto e confortevole, scopriamo oggi invece che la sicurezza è compromessa, danni strutturali permanenti, il continuo stillicidio in palestra ha generato muschio, sinonimo di umidità e instabilità strutturale. Dove studiano i nostri figli? Ci sono stati interventi mirati così come previsti dalle normative vigenti? troppo recenti gli echi di tragedie scolastiche legate alla mancanza di sicurezza, l’ultimo caso per fortuna privo di conseguenze a Sarno nel marzo 2017, quanto dobbiamo aspettare affinchè l’imponderabile accada anche qui a Bitonto? Facciamo sentire la voce di noi cittadini, come genitori impegnati e consapevoli, in difesa del futuro dei nostri figli e delle future generazioni”. Il sindaco Abbaticchio chiarisce ai nostri taccuini: «Il dirigente ai lavori pubblici, Luigi Puzziferri, aveva già segnalato alla preside che l’amministrazione aveva stanziato i fondi necessari ed era stata aggiudicata la gara anche per la scuola Sylos. Rimangono da ristrutturare la scuola Caiati e Cassano per completare l’interamente l’opera di risanamento delle strutture scolastiche di Bitonto, Palombaio e Mariotto dove si procederà dopo l’istallazione dei pannelli fotovoltaici. L’appalto è stato pubblicato a gennaio ed è stato aggiudicato in via definitiva dieci giorni fa: i lavori partono all’inizio di maggio, perché, per legge, bisogna aspettare 35 giorni dall’aggiudicazione definitiva. La preside era già a conoscenza della situazione in via informale».