Evento dei cinquant’anni di vita per il Centro Ricerche di Storia e Arte bitontine nel 2018. La ricorrenza sarà celebrata martedì 18 settembre, con inizio alle 18, a Palazzo di Città, Sala degli Specchi.
Interverranno ex presidenti del Centro e autorità.
L’occasione sarà utile per fare il punto su quanto dall’associazione realizzato e proposto nei vari decenni di vita.
Tra un anno a festeggiare mezzo secolo di esistenza sarà invece la rivista Studi Bitontini, espressione del Centro Ricerche e largamente diffusa tra studiosi e appassionati.
Questo il messaggio del presidente Stefano Milillo.
TUTTA LA CITTADINANZA È INVITATA
Sono trascorsi dunque cinquant’anni, si era nel 1968, anno della contestazione, ma anche anno delle grandi sfide in cui protagonista era l’audacia e la certezza che il mondo poteva cambiare. Il 2 settembre di quell’anno un gruppo di giovani, ragazzi alcuni, ha pensato di mettersi insieme condividendo un sogno, un progetto: costituire un Sodalizio che realizzasse desideri condivisi, quali la ricerca e dunque la conoscenza dell’inestimabile patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico che Bitonto possedeva, per custodirlo e renderlo fruibile ai concittadini.
Un programma ambizioso che si poggiava sulle forze di pochi volenterosi ma animati da un grande spirito di dedizione, da un entusiasmo che ha permesso loro di superare molte difficoltà, ma che ha trovato subito molti consensi nella parte migliore della città e in ambienti autorevoli dell’allora Provincia di Bari e delle Sovrintendenze, diventando modello per numerosi altri Centri di Ricerche che si costituirono in Puglia in quel frangente.
Un cammino lungo cinquant’anni con migliaia di persone che si sono affacciate al centro Ricerche, migliaia di soggetti che vi hanno aderito, tantissime scoperte effettuate, molti progetti realizzati, molte conoscenze diffuse.
E nello spirito di passione civica che ha animato alcune generazioni di bitontini, festeggiamo questa ricorrenza perché con lo stesso animo, anche se in tempi diversi, rimanga ancora a lungo immutata la partecipazione attiva alle sorti di questa nostra Città.
Stefano Milillo