Lo strumento è di quelli innovativi, e già adottato da un numero significativo di Comuni in Italia, alcuni dei quali a guida 5 stelle.
Si chiama “Question Time del cittadino”, ossia quella possibilità data direttamente ai bitontini di poter interrogare, senza intermediari, gli amministratori, attraverso un Regolamento e delle modalità ben precise.
Ebbene, potrebbe arrivare anche a Bitonto? Lo ha chiesto Cataldo Ciminiello, l’esponente grillino in Consiglio comunale, che qualche giorno ha depositato una proposta di deliberazione ad hoc indirizzata al sindaco Michele Abbaticchio, al presidente del Consiglio comunale Vito Labianca, al segretario generale Salvatore Bonasia, e ai gruppi consiliari.
Tutto – chiarisce subito l’ex candidato sindaco – ai sensi dell’articolo 5 comma 1 del Regolamento del Consiglio comunale: “Ciascun Consigliere ha diritto di presentare al Consiglio proposte di deliberazione concernenti materie comprese nella competenza del Consiglio Comunale stabilite dal Testo unico e dallo Statuto stesso, salvi i casi in cui l’iniziativa è riservata ad altri organi in base alla legge”.
Regolamento che quindi “acquisterebbe” un nuovo comma. Questo: “I cittadini possono fare esplicita richiesta di partecipazione alla seduta del Consiglio coomunale seguendo le indicazioni presenti nel Regolamento sul Question Time cittadino”.
Oltre che tenendo presente la legge 150 del 2000, e il decreto legislativo n°33 del 2013.
Ma come funzionerà lo strumento? “Una volta approvato il Regolamento – scrive Ciminiello – chiunque potrà rivolgere una domanda al sindaco o agli amministratori per avere una risposta ufficiale e pubblica. Le domande e le conseguenti risposte verranno discusse nel primo Consiglio comunale utile dopo che la domanda è stata inviata in Comune, almeno due giorni prima dell’Assise. La discussione avverrà sempre a termine del normale Ordine del giorno previsto”
“Ho presentato – ha sottolineato l’esponente di opposizione su Facebook – una nuova proposta per fornire a ogni cittadino uno strumento in più per partecipare direttamente alla vita politica e amministrativa della nostra città.
Desideriamo che ci sia un momento istituzionale in cui il cittadino interroghi direttamente l’amministrazione. Senza nessuna intermediazione con modalità e tempi chiari per tutti. Questa è partecipazione diretta. C’incamminiamo verso un nuovo modo di vivere la città. Una città che è di tutti.
Chiediamo che questo argomento sia, come per il Regolamento delle dirette streaming del Consiglio, un momento in cui si possa lavorare e crescere insieme. A noi piace intraprendere percorsi che raggiungano l’obiettivo”.