Dapprima
la medaglia d’oro come vittima del terrorismo, consegnatagli in
occasione della Festa della Repubblica, perché
il 26 maggio 2011, assieme a 5 commilitoni, fu coinvolto
nell’esplosione di una bomba in Libano dov’era in missione.
Poi
l’incontro in città, qualche giorno fa, con l’ex capitano dell’Inter
Javier Zanetti che, per un nerazzurro sfegatato come lui, rappresenta
un mito.
E
infine il “Crest” del Comune, lo stemma della “sua” Bitonto.
PerGiovanni Memoli, il 33enne nostro concittadino vittima di uno
sfortunato attentato a Beirut – una bomba esplosa al passaggio di
un convoglio militare dei Caschi blu – che purtroppo gli
ha demolito una parte della faccia, rubato un occhio e compresso il
nervo ottico dell’occhio rimasto, è un periodo molto intenso,
pieno di attenzioni e riconoscimenti.
L’ultimo
ieri, a Palazzo Gentile, dove ha ricevuto dal sindaco Michele
Abbaticchio e dal vicesindaco Rosa Calò lo stemma comunale.
“Abbiamo
consegnato a Giovanni – spiega
il primo cittadino – il
“Crest”, un
atto concesso ai cittadini che hanno onorato la città sacrificandosi
per la patria. Gli abbiamo chiesto, inoltre, di partecipare a una
serie di incontri nelle scuole per parlare di Costituzione italiana,
della patria e del tricolore, e insegnare cosa significhi ai ragazzi
il valore del giuramento”.
“Lui
ha accettato con piacere – sottolinea
Abbaticchio – e
si è detto entusiasta e disponibile. Ci ha raccontato di aver
passato momenti difficili, che ha pensato di non voler più uscire di
casa, ma adesso quel momento è passato. Siamo convinti che sarà un
valore aggiunto della nostra collettività”.