G. mi ferma sotto le lame roventi del sole di fine agosto. Sembra che neppure il meteo abbia pietà di lui. Stringe le palpebre e parla e piange: “Va bene parlare di stalking e di molestie alle donne, ma agli uomini umiliati e abbandonati chi ci pensa?”.
“Sono stato oltraggiato nella mia casa, nel mio letto, e poi sono stato lasciato. Non posso più neppure vedere i miei figli, sangue del mio sangue, ed è davvero atroce vederseli mettere pure contro. Quando ho provato a riavvicinarmi, subito è intervenuta la Polizia, manco fossi il peggiore dei delinquenti. Ma lo sanno loro il dolore che si prova?”, si chiede disperato.
Gli è che quando un amore finisce nelle sole di un tribunale è finita.
Intanto, G. è prigioniero in un labirinto di sofferenza e assurdità. E non ne vede l’uscita.
La giustizia ha deciso. Ma il suo cuore ferito per sempre chi lo vede?