Nei primi giorni di febbraio avremo a che fare con una conferenza pubblica in cui sarà esposto uno dei problemi agrari più importanti che sta scuotendo la regione del Salento, nel sud Italia: il trattamento della Xylella fastidiosa. Problema che abbiamo importato più recentemente nelle aree del Levante iberico. Un batterio accusato di aver causato una malattia letale negli alberi legnosi, principalmente ulivi, in questa regione del sud Italia; dove lo Stato italiano e l’Unione europea stanno dirigendo una campagna di distruzione massiccia e indiscriminata di questi alberi, col fine di imporre una ristrutturazione del paesaggio e della produzione agricola verso un modello capitalista intensivo che minaccia di eliminare qualunque possibilità di autonomia contadina intorno a questa coltura, che rappresenta molto più di un semplice generatore di benefici economici, producendo un impatto culturale e paesaggistico irreversibile. Inoltre, le azioni mafiose del potere saranno esemplificate con il caso di Gino Ancona, un compagno al quale hanno bruciato gli ulivi che gestiva a causa della sua denuncia del caso in questione.