Situazione paradossale, quella vissuta qualche giorno fa da una famiglia di Palombaio.
La dipartita di un parente amato. Il dolore che ne consegue, profondo e lancinante. La messa di addio. Le condoglianze di amici e familiari. Mani da stringere e sguardi da incrociare, anche se vorresti essere altrove.
Il corteo funebre che parte dalla chiesa.
Tutto nel triste cliché di casì come questo, fino al cimitero della frazione. Quando accade l’imponderabile.
Il cancello è chiuso non si sa bene perché.
Il custode, rintracciato per via telefonica, viene ad aprire l’ingresso dell’ultima domus.
La cappella che dovrà accogliere il defunto è stracolma di cartoni e rifiuti.
Niente da fare.
Si fa marcia indietro e si torna col feretro a casa.
Mestamente…