Come si può vivere con un insopportabile olezzo e in condizioni igienico-sanitarie a rischio? È il grido che sollevano da anni alcuni cittadini di Palombaio, esasperati da un continuo sversamento di acqua putrida e di liquami per strada.
Il disagio ormai si presenta con maggiore frequenza e interessa il tratto finale di via Casina di dentro, proprio dove si trova l’alveo del vecchio Tiflis. Lì c’è una zona di passaggio dei collettori fognari che partono da Mariotto per raggiungere Bitonto: quando piove o c’è uno scarico anomalo dalla vicina frazione, quel tratto di strada a Palombaio si trasforma in una fogna a cielo aperto.
“Sulle cause nessuno sa niente, potrebbe essere un problema della pompa di sollevamento o altro. Ma soprattutto nessuno si degna di darci spiegazioni”, lamenta un palmarista.
Le sollecitazioni da parte dei cittadini, del Comitato di Quartiere e del sindaco Michele Abbaticchio sono continue, ma pare che dall’Acquedotto pugliese ci siano soltanto interventi di “rattoppo”, che riguardano probabilmente il rianimo elettrico della pompa senza andare al cuore del disagio.
Intanto, i cittadini che vivono nelle abitazioni adiacenti al tratto interessato sono sempre più indignati: “E’ una porcheria quella con cui dobbiamo fare i conti, io e la mia famiglia. Ho tre figli minorenni e il danno che subiscono sia sul piano morale che sul piano igienico-sanitario è enorme”.