Non
bastava il ritardo clamoroso accumulato (doveva nascere nel 2014,
oltre tre anni fa).
Non
importava essere da un anno senza presidente (l’ultimo, il sindaco di
Terlizzi Ninni Gemmato, ha finito il suo mandato ad aprile 2016, e
non è mai stato trovato un successore).
Non
era sufficiente neanche la magra figura di trovarsi già in pesante
perdita senza essere neanche nato (e il Consiglio comunale bitontino,
a novembre 2016, ha pensato bene di stanziare altri 22mila euro).
No,
questo era ancora poco.
L’Ambito
ottimale di raccolta (Aro) Bari 1 – ci sono Terlizzi, Bitonto, Ruvo,
Molfetta e Corato – ha messo anche la ciliegina sulla torta. Per un
pasticciaccio (in)degno anche per Carlo Emilio Gadda.
Il
Commissariamento. Evitato, con tanto di vanto, nel 2015.
La
Regione Puglia, con apposita delibera, ha deciso di commissariare ad
acta tutti
gli Ambiti già diffidati a febbraio, e quindi anche quello che più
ci riguarda da vicino.
Tale
misura, hanno spiegato dagli uffici regionali, si è resa necessaria
al
fine di accompagnare i territori verso il definitivo perfezionamento
della governance locale. Altrimenti
detto: evitare che i cinque Comuni coinvolti continuino a perdere
tempo e inizino a muoversi concretamente.
Il
commissario scelto è Gianfranco Grandaliano, presidente dell’Amiu di
Bari nonché dell’Agenzia rifiuti pugliese, che avrà il non semplice
compito di coordinare
le attività per finalizzare l’affidamento definitivo dei servizi
su base Aro, con tutti gli atti presupposti e conseguenti.
La
lettera di Abbaticchio. Cosa
accadrà, adesso? Di sicuro la scelta arrivata da via Capruzzi non ha
sorpreso il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che anzi è
stato uno dei primi a sollecitare la Regione in tal senso, “per
obbligare tutti a far partire la Sanb secondo il Piano industriale
approvato da tutti i Consigli comunali”.
Con
una lettera inviata il 1 marzo proprio a Grandaliano, il primo
cittadino bitontino, infatti, manifestava “le
perplessità circa il positivo proseguimento delle attività
istituzionali dell’Aro, ancora incapace di individuare un idoneo
percorso giuridico attuabile sia per il trasferimento del personale
sia per l’acquisizione degli asset strumentali”.
E
chiedeva, inoltre, “l’intervento
di un organo sovrardinato che individui il percorso giuridico da
seguire”.
Gemmato
non fa drammi. Ninni
Gemmato, invece, vede il Commissariamento come una opportunità: “Non
è affatto punitivo – è
l’idea del sindaco di Terlizzi– al
di là di ogni possibile considerazione circa l’opportunità in
periodo elettorale, perché
èfinalizzato
esclusivamente all’avvio del servizio unitario di gestione
rifiuti».
Quali
gli scenari futuri? In
attesa di capire entro quali tempi Grandaliano sbroglierà questa
difficile matassa, ci si interroga sull’immediato futuro sulla
raccolta dei rifiuti. Molto
probabile la proroga del servizio cittadino all’Azienda servizi vari
(ma proprio sulla questione municipalizzate, il presidente
dell’Azienda nazionale anticorruzione Raffaele Cantone è entrato più
volte in gamba tesa) in scadenza a maggio.