Diciassette famiglie sono negli appartamenti di via Berlinguer nella periferia di Palo del Colle da 14 mesi. Appartamenti che non erano stati ancora rifiniti, collaudati e consegnati nelle mani dell’amministrazione: sono abusivi, ne sono consapevoli, e la denuncia a loro carico – consegnata poi alla Procura della Repubblica di Bari – li ha marchiati per sempre. Sono stati persino esclusi dalle graduatorie elaborate dai tecnici del Comune.
Restano lì senza luce, senza gas, senza acqua che, anzi, recuperano dalla fontana vicino all’Auricarro a qualche centinaia di metri da lì. “Avevamo dei bambini piccolini – dicono subito nel servizio che vi alleghiamo – dove dovevamo andare?”.
Nonostante le condizioni disagiate in cui vivono, di lì non vogliono proprio andare via. Anzi, sarebbero pure disposte a pagare un affitto al Comune, se solo glielo consentissero.
Tra di loro, però, non mancano le famiglie bitontine. In particolare spicca la storia di Francesca (nome di fantasia). “Ero abusiva anche Bitonto – racconta –, ma mi fecero uscire da quell’appartamento con la forza. Perché chi venne a portami via era stato minacciato da alcuni malviventi in maniera abbastanza pesante. Appena seppi di questi appartamenti, corsi qui”.
“Cosa potevo fare – ci dice con le lacrime agli occhi -? Ho tre bambini e una di loro ha un brutto tumore, due volte l’anno sono costretta a portarla a Genova per le cure. E qui, a Palo, ci aiutiamo come possiamo tra noi: potete immaginare cosa significa avere una bambina ammalata così gravemente e non poter aver nulla per poterla aiutare in caso di emergenza? Sono costretta a tenere il generatore di corrente per le cose che sembrerebbero più stupide, a riscaldare l’acqua sulla bombola a gas per lavarli”.
Ora l’amministrazione palese, ha risposto al censimento degli immobili occupati abusivamente previsto dal Decreto Sicurezza del Ministro Salvini, e probabilmente queste donne verranno sgomberate con l’attenzione adeguata – ha garantito il sindaco, Anna Zaccheo – per i minori a loro carico.
E a Bitonto? È stato fatto il censimento degli immobili occupati? Quanti ce ne sono? Cosa si intende fare?
Proprio a luglio, Michele Abbaticchio e “Italia in comune” hanno criticato le scelte del governo nazionale che avrebbero ricadute negative sui comuni e sugli interventi sulle le periferie, tra cui quelli sull’edilizia popolare. Al momento, in città, la nostra zona 167 è l’area (ai sensi della legge n. 167/62) destinata all’edilizia residenziale popolare. Da anni si aspetta la costruzione di 14 nuovi alloggi in via Nenni: fu Nicola Pice a stanziare 4 milioni di euro per il Piano Integrato Recupero Periferie (Pirp). La questione fu anche oggetto della scorsa campagna elettorale e in seguito al sopralluogo del primo cittadino e del presidente regionale dell’Arca (ex Iacp) Giuseppe Zicchella, si annunciò l’inizio dei lavori – tutt’ora in atto – e si disse che i lavori sarebbero terminati proprio entro giugno 2019.
Ma l’emergenza abitativa c’è e resta. Anzi, i nostri concittadini cercano “fortune” persino nei paesi limitrofi.
Com’è che era lo slogan? Prima gli italiani?