Il 14 febbraio non è stata solo la giornata dei gilet arancioni a Roma. Ad ottenere quanto sperato sono stati anche i lavoratori della ex Om Carrelli a cui è stata finalmente concessa la cassa integrazione in deroga, Lo ha comunicato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dopo essere salito sul palco romano, annunciando la richiesta alla Regione, da parte della curatrice fallimentare della Tua Industries, di concedere l’ammortizzatore sociale.
Una buona notizia, a cui si aggiunge quella del ritorno del capannone di viale delle Ortensie al Comune di Modugno, che lo concederà alla Selectika per poter avviare il suo stabilimento per la lavorazione di materiali da riciclo come carta, cartone e plastica. Buona notizia anche perché, a gennaio, gli stessi lavoratori si erano visti negare la cassa integrazione, necessaria anche perché l’inizio della nuova attività non è previsto prima del 2020.
«Alla fine di una giornata molto complicata e dura, cominciata con la manifestazione dei gilet arancioni in piazza a Roma, e proseguita ancora più duramente per certi versi, ho avuto la notizia meravigliosa» è stato il commento di Emiliano sulla propria pagina Facebook: «Vi ricordate quel giorno in cui siamo andati a Torino per chiedere al curatore fallimentare di fare la richiesta per la cassa integrazione per l’ex Om Carrelli? Vi ricordate quanto uscii mortificato quel giorno, da un incontro molto triste sotto l’aspetto umano e tecnico-giuridico? Sono invece felice di potervi dire che quell’incontro ha dato i suoi frutti e, soprattutto i ricorsi, i reclami presentati dalla Regione Puglia e dalla Città Metropolitana hanno convinto il curatore a fare questa richiesta. Questo mi consola di tante amarezze e di tante parole purtroppo sprecate a vuoto da parte di coloro che, forse, non hanno seguito questa vicenda per sette anni come ho fatto io. La sto seguendo da quando ero sindaco e non ho mollato mai. Stasera, come capita nella vita, è arrivato questo piccolo premio, che dedico a tutti i lavoratori dell’Om e alle loro famiglie, perché gente come loro è l’orgoglio della Puglia».