Domenica
scorsa è stato accolto da quasi tutta la maggioranza e aveva avuto
parole dolci per il sindaco Michele Abbaticchio.
Sabato,
invece, a preparargli il tappeto rosso c’era il Partito democratico,
sindaci piddini dei paesi limitrofi, esponenti democratici della
provincia e della regione. E anche Christian Farella che, seppur non
faccia parte del gruppo Pd, ha fatto capire verso chi indirizzerà il
voto alle primarie targate centrosinistra di domenica prossima nella
sfida con Guglielmo Minervini e Dario Stefàno.
Michele
Emiliano a Bitonto fa sempre il botto, e unisce maggioranza e
opposizione. E, tanto per non farsi mancare nulla, davanti al
capogruppo alla Camera Roberto Speranza, ha elogiato Biagio Vaccaro,
segretario democratico cittadino, per come sta perorando la causa del
partito in Puglia.
L’ex
sindaco di Bari questa volta non ha fatto promesse (seppur la lista
della spesa presentata da Vaccaro sia stata lunga: riqualificazione
Lama Balice, completamento poligonale, passaggio a livello di via
Santo Spirito, questione Maria Cristina di Savoia, interventi di
welfare sociale), ma si è concentrato sul ruolo e sui compiti futuri
del Partito democratico pugliese, di cui Emiliano è segretario. «Non
governeremo con le riunioni di maggioranza – è
stato il suo incipit – ma
con il partito e con i partiti. Il nostro partito in Puglia sta
dimostrando di essere maturo perché riesce ancora a unire la
Leopolda (il
Pd di Matteo Renzi) e
quello di piazza San Giovanni (quello
che va a protestare con i sindacati)».
Per
dare risposte concrete ai pugliesi, però, serve «un
partito che tenga gli occhi ben aperti sull’Ilva – ha
ammonito – e
che risolva le vertenze che sono in sospeso. E il Pd nazionale deve
darci una mano, perché se falliamo anche stavolta non avremo più
chance per riscattarci».
Senza
dimenticare che bisogna partire da quello che Nichi Vendola ha fatto
in questi 10 anni, ma anche andare oltre. «Le
primarie – ha
ricordato Emiliano – sono
un vero e proprio congresso che fanno bene anche all’attuale
governatore, perché è una occasione per ricompattare la sinistra e
non per offuscare la sua memoria».
«Ora
serve un cambiamento». A
mettere la parola fine all’esperienza Vendola ci pensa anche Biagio
Vaccaro, secondo cui è importante che Emiliano diventi il nuovo
governatore pugliese «perché
ha capacità di sintesi, perché è il segretario del partito e ha
capacità amministrative».
«Basta
con il depauperamento». Il
capogruppo in Consiglio comunale Francesco Paolo Ricci ha ricordato
le ultime tappe del depauperamento bitontino (via la sede distaccata
del Tribunale e il giudice di pace) e ha chiesto che la Regione si
impegni di più nell’assistere i Comuni e gli enti locali nella spesa
sociale.
Occasione
di unire l’Italia con il Pd. Il
ragionamento di Roberto Speranza è stato semplice: con la vittoria in Puglia
e in Campania (e con quella sicura di ieri in Calabria) c’è la
grande occasione di unire tutto il Mezzogiorno sotto il segno del
Partito democratico. E ciò sarebbe un vantaggio per tutto lo Stivale
«perché
soltanto tenendo unito il Sud al Nord – ha
enfatizzato – l’Italia
può crescere e il Partito democratico può dimostrare di essere
davvero un partito della nazione. La vittoria di Emiliano in Puglia
sarebbe da traino per tutto il Meridione».