Doveva
essere già approvato a gennaio, poi a marzo. Per fortuna, però, dalla Regione
garantiscono che è tutto pronto, anche se, però, neanche la giunta di ieri lo
ha deliberato.
“Garanzia
giovani”, il programma europeo (recepito dai singoli governi prima e dalle
Regioni poi) di oltre un miliardo e mezzo di euro pensato per far fronte
all’emergenza disoccupazionale giovanile, sta per partire e dagli uffici di via
Nazario Sauro hanno pronta la delibera di recepimento e di intesa con il
governo. Che sbloccherà i 122 milioni di euro che dovrebbero dare “ossigeno” a
oltre 50 mila giovani pugliesi.
Sono
10 le misure contenute nel pacchetto “Garanzia giovani”, che vanno
dall’orientamento al bonus occupazionale, senza dimenticare la formazione e
l’apprendistato.
La
prima azione (dotazione di 11 milioni di euro) è definita di “accoglimento e
orientamento”, e mira alla presa in carico del giovane da parte dei servizi
dell’impiego (il cui futuro, però, è tutto incerto vista l’abolizione delle
Province a cui facevano capo). 18 milioni, invece, sono destinati “al rientro e
alla formazione”, intervento finalizzato da un lato a riportare nei percorsi di
istruzione chi è ancora in età scolastica, dall’altro nell’attivare corsi di
formazione professionale collegati all’assunzione dei giovani. «Assunzione
che – assicura l’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli – faremo di
tutto qui in Puglia di rendere a tempo determinato, a differenza di quanto
accade a livello nazionale». «Da Roma però – spiega l’assessore alla
Pubblica Istruzione Alba Sasso – non ci hanno spiegato cosa dobbiamo
intendere per assunzione».
5
milioni finanziano l’apprendistato, e le risorse andranno a incentivare le
aziende che ricorrono a questo tipo di reclutamento, mentre 25 milioni
serviranno per i tirocini formativi di sei mesi in azienda. Aziende che, però,
sono obbligate, proprio da una legge regionale, a remunerare i tirocinanti con
un minimo di 450 euro al mese. Molto probabile, allora, che con questa somma si
aiuteranno le imprese a sostenere tali misure lavorative.
Un’altra
misura (12 milioni) riguarda il servizio civile, che sarà completamente
stravolto. Addio alla paga mensile (ci sarà solo un rimborso spese), e inteso
come volontariato nel weekend, campi estivi anti incendio, sostegno volontario
alla biblioteca universitaria di Bari.
Non
mancano, poi, 4 milioni di euro per la “mobilità professionale”, rivolta ai
giovani che amano l’estero, e 28 milioni di euro per il “bonus occupazionale”,
una sorta di incentivo per nuovi rapporti di lavoro.
«Queste
misure da sole non bastano – afferma l’assessore regionale alle Politiche
giovanile Guglielmo Minervini – e se non riparte l’economia potranno davvero
servire a poco».
I
giovani interessati a “Garanzia giovani” dovranno necessariamente registrarsi al
sito allestito dal governo (garanziagiovani.gov.it) e dalla Regione
(sistema.puglia.it), e solo coloro che si registrano potranno accedere a tutte
le misure previste.