Un preciso Atto di indirizzo per cercare di aiutare nel miglior modo possibile gli esercenti martoriati (e sono davvero tanti, tra bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, ecc) in questo difficilissimo periodo storico ma anche un occhio di riguardo alle famiglie.
Da Palazzo Gentile, qualche giorno fa, anche tenendo presente le misure contenute nel decreto “Cura Italia”, hanno messo nero su bianco un preciso pacchetto tutto incentrato sulle agevolazioni per alcuni tributi comunali. Tari e Cosap, per intenderci.
La prima cosa che si farà nell’immediato è spostare, per aziende e persone fisiche, la scadenza per la richiesta di agevolazioni Tari per lo scorso anno al 30 aprile (la deadline era il 31 marzo).
Per questo motivo, allora, l’esecutivo guidato da Michele Abbaticchio ha deciso di “impartire al responsabile del servizio Tributi e Fiscalità locale l’indirizzo di predisporre apposita proposta di deliberazione di Consiglio comunale di modifica dell’art.59 “Esenzioni e riduzioni” in materia di TARI del vigente Regolamento dell’Imposta unica comunale (Iuc), prevedendo, per il 2020, la scadenza del termine di presentazione delle istanze per esenzioni e riduzioni della TARI al 30 aprile”. Oltre a “provvedere, al riconteggio ed al conseguente conguaglio del Canone di occupazione suolo pubblico 2020 per gli esercenti di attività mercatali per le giornate di mancata occupazione”.
Da corso Vittorio Emanuele, però, hanno pensato ad altre due iniziative da prendere. “Abbiamo – sottolinea l’assessore al Bilancio Domenico Nacci – anche dato l’input all’Ufficio tributi di valutare tutte le possibili agevolazioni che si possono concedere in materia Tari e Cosap 2020 a tutte le aziende in difficoltà, e inserirle nei regolamenti appositi che appronteremo con il Bilancio di previsione, che il decreto “Cura Italia” ha spostato al 30 giugno. E non è tutto, perché abbiamo intenzione di non ratificare già a maggio gli avvisi di pagamento della tassa sui rifiuti ma a data da destinarsi, che potrebbe essere settembre, in modo tale da consentire a tutti, aziende e famiglie, di tornare alla vita normale”.
Questa “manovra”, però, sarà operativa soltanto dopo l’avallo del Consiglio comunale.