Che Massimo Cassano abbia deciso di puntare sui social, considerandoli parte fondamentale della propria propaganda elettorale, lo si capisce sin da subito. La pagina Facebook dell’ex-sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nei governi Renzi e Gentiloni fino al luglio 2017, ed ora candidato alla Camera nel collegio uninominale Puglia 2 per conto di Forza Italia, dà subito l’idea di come il forzista si sia dotato di un gruppo che gestisce la comunicazione sul social network più popolare al mondo. La cosiddetta “immagine di copertina” è un mini-video che mostra il senatore mentre esce da quella che presumibilmente vuole sembrare la sua abitazione, mentre in sottofondo parte la canzone “Something Just like This” dei Coldplay e Chainsmokers. Seguono poi una serie di immagini che ritraggono Cassano circondato da molte persone, mentre cammina per le vie del centro di Bari (alcuni hanno fatto ironicamente notare come si tratti di zone che non rientrano nel suo collegio). Ma, a parte questo, la fattura del video è professionale, con riprese aeree che mettono in mostra le bellezze di Bari. La durata è di una ventina di secondi, in cui si trasmette l’idea di un politico sempre a contatto con la gente, pronto a dare consigli e suggerimenti, come farebbe un vero leader.
Questa è la propaganda social di Massimo Cassano e costituisce il fil rouge attraverso cui decodificare la sua pagina Facebook (e i post su di essa pubblicati) negli ultimi due mesi. Da oggi fino a venerdì analizzeremo il comportamento sui social dei principali candidati nel collegio uninominale Puglia 2, in particolare della coalizione di centro-destra, centro-sinistra, Liberi e Uguali e Movimento 5 Stelle. Il periodo preso in esame sarà quello di febbraio (fino al 27), con una comparazione rispetto al mese di gennaio. L’importanza di una tale analisi scaturisce dal ruolo sempre più importante ormai acquisito dai social, su cui, tra l’altro, si è trasferita, come hanno notato diversi analisti politici, la campagna elettorale.
Il primo candidato preso in esame è Massimo Cassano. Mister preferenze in Puglia, il senatore uscente non disdegna nemmeno il primato su Facebook rispetto ai competitor del suo collegio, con
8.317 fan ed una pagina in continuo aggiornamento. Solo nel mese di febbraio, sono stati pubblicati 323 post, con una media giornaliera di quasi 12 post. Numeri incomparabili rispetto a quelli del mese di gennaio, quando, essendo ancora lontane le elezioni, i post pubblicati sono stati solo 84, con una media giornaliera di 2,7 post. L’avvicinarsi delle elezioni ha incrementato enormemente (più del 400%) l’attività di pubblicazione del profilo, com’è ovvio.
E quali sono i contenuti dei post pubblicati da Cassano? Si tratta perlopiù di visite alle aziende e incontri con i cittadini del suo collegio, che il senatore sta battendo in lungo e in largo in maniera capillare. L’idea di essere sempre vicino alle persone, o di pubblicare brevi video in cui è la gente comune a parlare, vuole trasmettere proprio quella sensazione di cui abbiamo fatto cenno all’inizio: il senatore uscente non è il solito politico che pensa solo alla propria poltrona, come qualcuno potrebbe rimproverargli, visto che per più di 3 anni è stato sottosegretario in quota Nuovo Centrodestra nei governi Renzi e Gentiloni, mentre ora è candidato sul fronte opposto con Forza Italia. É sempre a contatto con i cittadini, dai quali non sembra troppo diverso. Una propaganda che emerge con forza (e anche con un certo successo, visto il livello di engagement – like, commenti, condivsioni- degli utenti).
La stragrande maggioranza dei post parla di questo. Visite alle aziende, eventi in tutto il collegio, problemi dei territori, proposte. Una minima parte è invece dedicata agli avversari politici. I principali sono il Movimento 5 Stelle e il centrosinistra. Ai 5 Stelle, per esempio, si rimprovera in alcuni post ad inizio febbraio di essere silenti sul caso dell’inceneritore che dovrebbe sorgere a Modugno. Un’accusa falsa, tenendo conto che i 5 Stelle sono stati sempre contrari a questo tipo di impianti, mentre Modugno 5 Stelle denunciava la proposta già da tempi non sospetti. Senza contare gli interventi sul tema dei consiglieri regionali Mario Conca e Antonio Trevisi. Abbastanza ironico invece leggere un post sugli “immigrati irregolari arrivati con i 4 governi di sinistra non eletti dal popolo”. A seguire, le stime sugli ingressi irregolari dal 2014 al 2017, periodo durante il quale egli stesso è stato sottosegretario.
Questi sono solamente due degli esempi di “post critici”, per così dire, di Cassano. Che sembra essere, finora, il dominus incontrastato almeno sul social di Mark Zuckerberg. Se lo sarà anche nella realtà, lo dirà il responso delle urne di domenica prossima.