Poco più di 20mila euro per dotare qualche istituto scolastico provvisto di mensa di lavastoviglie e armadi per stoviglie, kit di posate e bicchieri lavabili, in sostituzione delle posate di plastica usa e getta, caraffe di acqua corrente al posto delle bottiglie di plastica. Per avere, insomma, un servizio di refezione plastic free, altrimenti detto senza plastica.
L’idea, già diffusa in realtà nei mesi scorsi ma senza trovare concretezza, adesso si fa carta. E impegno. La giunta guidata da Michele Abbaticchio, infatti, ha approvato a fine mese il progetto ad hoc “Mensa plastic free”, la rivoluzione ambientale/culturale iniziando dalla pappa dei nostri bambini, e in via sperimentale soltanto nelle scuole dell’infanzia.
L’iniziativa rientra nella volontà di seguire la notoria direttiva europea del giugno scorso sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente e che deve essere recepita dai 27 stati membri entro il 2021, e segue quelle mosse che Palazzo Gentile ha già portato in tal senso. Perché da un lato, allora, c’è stata l’ordinanza sindacale con cui si fa divieto di utilizzo, negli eventi pubblici e/o organizzati in contenitori pubblici, di contenitori e stoviglie di plastica (clicca qui per articolo https://bit.ly/2JLnlmM), dall’altro l’adesione al progetto “#SOStenibilmente” proposto dall’Associazione Cifa Onlus.
E, proprio perché l’idea che arriva da Palazzo Gentile è di inculcare una nuova cultura ambientale fin da piccoli e di rendere Bitonto una città circolare, si è deciso di dare una svolta drastica al servizio di refezione scolastica. Sostituendo tutto ciò che è di plastica con un impegno di spesa pari a 22mila euro, di cui 17mila saranno utilizzati per acquistare lavastoviglie e armadi per stoviglie, la parte restante per una campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta a studenti e famiglie.
Se l’idea e gli annunci sono ben chiari, incerti sono i tempi di attuazione. Impossibile, infatti, prevedere quando “Mensa plastic free” sarà realtà. “Di preciso – sottolinea l’assessore alla Pubblica Istruzione Marina Salierno – non si sa quando partirà perché dobbiamo provvedere all’acquisto di tutto l’occorrente. Sarà attuato, per il momento, in via sperimentale solo nelle scuole dell’infanzia al fine di inculcare una cultura di rispetto ambientale”.