“In riferimento al caso della sig,ra che ha denunciato attraverso codeste testate la propria situazione di disagio e il relativo presunto disinteresse di questo servizio sociale, trasmetto l’allegata relazione contenente tutti gli interventi di natura socio-assistenziale realizzati dal comune di Bitonto in favore della stessa. Mi spiace constatare che, molto spesso, siano proprio gli utenti in favore dei quali gli operatori del servizio sociale investono tempo, energie e risorse che restano a carico della collettività intera, a lamentarsi del trattamento ricevuto, mortificando e spesso vanificando, peraltro, l’impegno degli operatori stessi nell’offrire una prospettiva di miglioramento delle condizioni socio-economiche di partenza”, ha aperto la missiva l’assessore ai Servizi Sociali Gaetano Depalma.
Di seguito riportiamo gli elenchi degli interventi ricevuti dalla signora S.P. da parte degli uffici comunali e dei servizi sociali, appunto.
– Attivazione del servizio di pronto intervento sociale (mensa e distribuzione pacchi viveri), intervento rifiutato dalla donna; a seguito di tale rifiuto sono stati erogati voucher alimentari del valore di € 100,00, finalizzati all’acquisto di beni di prima necessità;
– Erogazione di contributo economico pari ad € 500,00 nel luglio 2016, finalizzato al pagamento delle spese relative alla permanenza presso un B&B individuato dagli stessi;
– Proposta di inserimento di madre e figlio presso un alloggio per adulti in difficoltà del territorio , “Comunità Nazaret” ; la proposta inizialmente condivisa con la signora, è stata rifiutata per ben due volte dalla stessa, senza giustificato motivo. La donna, infatti, successivamente al suo primo rifiuto, ha richiesto di poter accedere alla struttura in un secondo momento, ma anche in questa occasione non si è presentata al colloquio conoscitivo fissato con il responsabile della comunità, negandosi anche telefonicamente e non consentendo al Servizio di portare avanti il Progetto Assistenziale concordato;
– Erogazione di un secondo contributo economico di € 600,00, nel dicembre 2016 a sostegno della ulteriore permanenza presso il B&B;
– Grazie ad una puntuale attività di informazione ed orientamento sulle procedure relative al riconoscimento della pensione di invalidità offertale dal Servizio sociale e dal Segretariato sociale, la donna nel gennaio 2017 ha ottenuto il riconoscimento della invalidità con relativo beneficio pensionistico ed arretrati;
– In data 24 gennaio 2017 la signora unitamente al proprio figlio è stata collocata presso la struttura “Un tetto per tutti” gestita dalla Fondazione Santi Medici di Bitonto con retta giornaliera pari ad € 33,00 pro-capite, a carico del Comune di Bitonto; il contratto di accoglienza prevedeva un periodo massimo di permanenza pari a tre mesi, trattandosi di struttura di pronta accoglienza autorizzata ai sensi del art. 77 del Regolamento Regionale
( Centro di pronta accoglienza per adulti).
In tale periodo la donna, considerato il beneficio pensionistico di cui usufruisce e gli arretrati percepiti, oltreché gli introiti rivenienti da attività seppur saltuarie svolte dal figlio, avrebbe dovuto reperire sul territorio una abitazione onde realizzare un progetto di autonomia unitamente al figlio, sostenuta comunque da questo Ente che l’avrebbe accompagnata nella realizzazione di tale progettualità. Il Servizio sociale ha infatti prospettato alla donna l’ipotesi di attivazione di un progetto che prevede la corresponsione del canone locativo per la durata di 1 anno a totale carico del Comune e al 50 % per tutta la durata del secondo anno.
Sta di fatto che a tutt’oggi la donna non è riuscita a realizzare alcun concreto progetto di autonomia delegando a terzi, (Istituzioni e suoi conoscenti) la ricerca attiva di un alloggio e mostrando spesso un atteggiamento di ingratitudine nei confronti del’Ente locale e soprattutto della Fondazione che allo scadere dei tre mesi ha continuato, comunque, ad accoglierla a titolo gratuito unitamente al figlio.
Si evidenzia altresì che in più occasioni la stessa ha disatteso gli appuntamenti precedentemente concordati con il Servizio sociale professionale sempre finalizzati alla condivisione di un progetto di autonomia senza giustificazione alcuna.
Nel mese di ottobre u.s. , stante la necessità rappresentata dalla Fondazione di liberare la struttura “Il tetto per tutti” per una ristrutturazione interna, non avendo la signora reperito alcun alloggio, nonostante le numerose sollecitazioni, è stato nuovamente proposto alla donna il collocamento presso la Comunità Nazaret per adulti soli in difficoltà ma le condizioni poste dalla stessa ( camera doppia da condividere esclusivamente con il figlio, assoluta indisponibilità a vivere una vita comunitaria così come proposta dal responsabile della comunità, palesato timore di poter contrarre infezioni ed altri vincoli) non hanno reso possibile il collocamento neanche in questa occasione.
Va evidenziato che la ricerca di un’altra struttura presente sul territorio in grado di accogliere la signora e il figlio non è cosa semplice poiché la donna non può essere accolta in strutture per madri con figli minori, avendo un figlio ventenne, né in strutture per anziani avendo solo 54 anni, né in centri di pronta accoglienza, rifiutati a priori dalla stessa per motivazioni a suo dire di carattere igienico-sanitario.
In data 06/11/2017 il Servizio sociale ed il Segretariato sociale dopo diverse ricerche di comunità sul territorio, ha ottenuto una disponibilità all’accoglienza da parte della Cooperativa San Sebastiano che in maniera eccezionale, accoglierebbe madre e figlio presso una struttura ubicata nel comune di Palo del Colle; il tutto sempre in vista della realizzazione di un progetto di autonomia abitativa.
La signora in pari data contattata dal Servizio Sociale professionale del Comune di Bitonto ha dichiarato di aver reperito un alloggio che tuttavia, a suo dire, si renderebbe disponibile soltanto a partire dal mese di gennaio p.v.. Il Servizio sociale ha nuovamente ribadito alla donna l’impegno alla corresponsione del canone locativo a totale carico dell’Ente locale per la durata di un anno e al 50 % per la durata del secondo anno.
Pertanto il collocamento della predetta e del figlio presso la Comunità predetta gestita dalla Cooperativa San Sebastiano di Palo del Colle, che avrà un costo giornaliero pari ad € 36,00 procapite a carico del Comune di Bitonto, dovrebbe essere limitato ad un periodo massimo di due mesi circa.