“Il
centralino del telefono non ha smesso di suonare un attimo, la gente è arrivata
e non ha trovato nessuno”.
Alla fine chi ci è andato di mezzo, è stato il
consumatore.
Parliamo infatti dell’annosa questione che ieri mattina
ha riguardato i venditori che avrebbero dovuto sperimentare la zona fieristica
Era mercoledì 9 settembre quando l’assessore Domenico Incantalupo convocò le
associazioni di categoria per comunicare un eventuale trasferimento della zona fieristica
dei Santi Medici per il prossimo anno e, l’eventualità, che questo potesse
riguardare anche il mercato settimanale.
“Durante l’incontro la proposta avanzata da una associazione di categoria era di sperimentare l’area
del nuovo sito facendo svolgere alcune del mercato settimanale nel luogo
designato”, spiega Incantalupo.
Si tratta di un percorso di circa 2 Km che va da via Lazzati (molto dopo il sottopasso,
per garantire ingresso ed uscita dei veicoli), verso viale delle Nazioni e si conclude sulla terza strada di viale Europa: “È stato tutto studiato nei minimi dettagli – spiega il tenente Silvana Demundo -. Abbiamo pensato alle vie di fuga, alla tranquillità di chi ci abita:
avrebbero avuto modo di uscire ed entrare di casa con o senza auto in
tranquillità”.
L’ “Ok” era arrivato proprio da tutti, in primis dai
commercianti che, interpellati uno alla volta durante il mercato del martedì (perché
magari alcuni di loro potevano non avere rappresentanti sindacali) hanno
sottoscritto 200 richieste (su 218 circa operatori).
E ancora: la Polizia Municipale aveva concesso agli
ambulanti 1 metro in più in altezza e 2 metri in più in larghezza per ilposteggio che, nei giorni di domenica 13 e domenica 20 (predisposto con
comunicazione prot. N. 44684 del 26/11/2015), sarebbe stato totalmente gratuito.
“È
necessario effettuare un cambio di rotta – dice deluso il
Comandante Gaetano Paciullo -: quest’anno un camion, mentre si montava per
la Fiera dei Santi Medici ha tranciato un cavo del Gas alle 5 del mattino, cosa
sarebbe accaduto in un altro momento della giornata? Dobbiamo capire che una
Fiera ha un’importanza Nazionale e la zona artigianale, da questo punto di
vista, è favorita da una elevata rete stradale (Autostrada, Sp. 231,
Poligonale, linea Ferroviaria Bari – Nord) e la scelta parte dalla volontà di
valorizzare il territorio attraverso un processo di integrazione tra politiche
economiche, commerciali, turistici e culturali. Inoltre, non essendoci esercizi
pubblici, si sarebbero predisposte zone fast – food, attraverso il
coinvolgimento delle eccellenze gastronomiche della città».
Fini davvero nobili, non ossequiati, che hanno lasciato
il Comandante «senza parole, deluso e
amareggiato».
È stata una mancanza di rispetto per gli accordi
sottoscritti, delle Istituzioni e non da ultimo, per le centinaia di cittadini
giunti sul posto.
Forse davvero i commercianti sono stati minacciati di
smontare le panche di vendita e abbandonare il mercato immediatamente? A tal
proposito, ad ogni modo, sta indagando la Polizia
Giudiziaria.
Intanto, per domenica 20 dicembre, il mercato
straordinario è stato revocato.