“Donne molto occupatissime” è un quadretto, magari piccolo ma sicuramente incisivo ed emblematico, della vita quotidiana di tante esponenti del genere femminile.
Donne, appunto. Dalla vita sempre frenetica e, magari, perennemente di corsa. Sempre indaffarate, tra casa, lavoro, mantenimento e crescita dei figli. E tanto altro ancora.
A recitare – oltre che a scriverlo – in questo quadretto l’attrice barese ma da tempo trapiantata a Roma Carmela Vincenti, che da anni si fa strada – e bene – tra televisione, radio, e teatro, e che proprio a teatro, il “Traetta”, si è cimentata qualche sera fa, nell’ultimo appuntamento dell’anno della stagione bitontina.
Diverse le donne occupatissime interpretate, perché l’occupazione o non la non occupazione hanno tante sfaccettature.
In primis c’è Santina Trapasso, personaggio da lei interpretato in radio quasi una ventina d’anni orsono. È una poetessa controrista, nativa di Noicattaro e non apprezzata dalla famiglia. Che, sulla stessa riga di Dante e Petrarca, ha il suo amore che si chiama Cataldo. E le sue poesie sono state anche raccolte in un libro dal titolo “Poesia della controra, opera omnia di Santina Trapasso con testo inglese in fronte”.
In secundis c’è la mamma che ha fatto di tutto per essere solo tale e moglie, come la sua. E che – come tutte le mamme – ha coniato un linguaggio tutto particolare, ironico, satirico, e tutto sui generis.
Da ultimo, ma non per ultimo, c’è anche Carmela Vincenti stessa, e la sua epopea per prepararsi alla prima del nuovo teatro Petruzzelli a Bari, il 6 dicembre 2009.
Ma “Donne molto occupatissime” è anche insegnamento, perché “oggi abbiamo perso attenzione e osservazione anche per guardare le piccole cose”, sottolinea l’attrice barese, che ha dediche molto precise: a tutte coloro che combattono per i diritti, hanno il coraggio di cambiare, e mai perso il vizio di essere curiose.