“Domenico
Del Buono a Ruvo e Bitonto (1925-1929)”. È questo il titolo
del volume che sarà presentato all’Auditorium
“A. ed E. De Gennaro” mercoledì 22 aprile alle ore 19.
Il libro, a cura di Salvatore
Palese e Michele Bellino,
comprende i contributi di Stefano
Milillo, Enzo Robles, Nicola Pice e Giuseppe
Micunco e ripercorre la storia del prete barese, vescovo del primo
Novecento.
Domenico Del Buono fu nominato il 24 luglio 1925 vescovo
della chiesa di Ruvo e Bitonto.
Egli fu atteso come era ben noto nel contesto barese:
figura di primo piano del clero dell’arcidiocesi accanto all’arcivescovo Giulio
Vaccaro, parroco a San Ferdinando nella parte nuova del capoluogo, prete aperto
alla cultura “democratica” del secolo, responsabile dell’Azione Cattolica,
vicario generale e vescovo ausiliare dal 1920.
Egli nel Novecento fu il primo vescovo nativo della città
di Bari.
Iniziò il suo effettivo governo pastorale soltanto nell’aprile
del 1926 e durò purtroppo appena 2 anni e 9 mesi.
La sua personalità di prete barese e la sua vicenda
episcopale nella provincia sono significative degli sviluppi del mondo
cattolico e della moderna cura pastorale, che nella parrocchia e nella moderna
organizzazione formativa dei laici fissavano i percorsi fondamentali da fare.
Introdotta da mons.
Francesco Savino, la presentazione prevedrà gli interventi del direttore
del Centro di Studi Storici della Chiesa di Bari-Bitonto, mons. Salvatore Palese, del prof.
Vittorio De Marco, ordinario di Storia Contemporanea all’Università del
Salento, e dell’Arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Francesco Cacucci.