Boston – nel Massachusetts – ha poco più di 5 milioni e mezzo di abitanti ma, per le strade, circolano quasi solo ragazzi e uomini d’affari.
Sembra che ogni minimo dettaglio, naturale o artificiale, sia costruito a misura di giovane.
Non esiste pausa dal lavoro o dal divertimento: l’uno e l’altro sono modi di vivere insieme la giornata.
L’America trasmette essenzialmente questo: il senso dell’Unione nonostante la diversità. Anzi no… di più, il bisogno di stare insieme proprio perché si è diversi.
Ecco, Boston in questo è una piccola “Big Apple“, un piccolo microcosmo di gioventù variopinta che si muove all’interno e all’esterno di campus e luoghi deputati alla ricerca scientifica.
Chi mi guida lo afferma, Boston è una città iscritta a tre principi essenziali: la formazione, la ricerca in ambito medico-scientifico, la tecnologia.
Ma questo è ancora riduttivo, forse il vero valore aggiunto è la sua bellezza.
Lo sguardo non guizza mai troppo in su, l’occhio raggiunge le vette di grattacieli che fanno solo il solletico alle nuvole e spesso lasciano spazio a un sole cocente.
La sorpresa più grande è che non riflettono altri palazzi a più piani, ma l’immagine di edifici e chiese antiche, spesso dalle forme barocche ed eccessive anche l’architettura qui risente del melting pot!
La natura ha fatto tutto il resto, ha superato l’abilità dell’uomo nelle generazioni, e si è inserita con maestria negli anfratti dei palazzi, negli spazi vuoti, in prossimità dei fiumi e del mare. Boston è una realtà aperta all’esterno e al progresso, vuoi anche per la sua posizione geografica strategica, esaltata dai due fiumi e dall’affaccio diretto all’oceano. Mantiene e coltiva negli anni l’anima di un adolescente sempre aperto ad accogliere nuove prospettive e nuovi modi di guardare al mondo che evolve. Più di molte altre città americane sale in vetta alla mia classifica.
La consiglio soprattutto per brevi vacanze estive di piacere o per vacanze studio di pochi mesi.
Nota a margine: procuratevi un passaporto per la leggerezza e la spensieratezza, due aspetti fondamentali di questa civiltà che non smette mai di sorridere e abbracciare.