Un metodo semplice e sicuro per valorizzare l’olio? Creare un marchio e stabilire un prezzo sotto il quale non si deve scendere.
La lezione di marketing per l’olio extravergine d’oliva (e quindi per quello bitontino) arriva da Pasquale di Lena, esperto enogastronomico e fondatore della associazione “Città dell’olio”, madrina di “Girolio”, la manifestazione olearia che ha fatto tappa in città da venerdì a ieri sera.
«Il produttore di olio quando chiede non deve più farlo per gli strumenti tecnici ma per il mercato – sottolinea di Lena – perchè è il mercato il valore aggiunto per capire gli attrezzi che mi servono. I produttori devono inoltre capire che si vince stando in filiera e non facendo tutto da soli cercando di fregare l’altro. Filiera che ovviamente deve avere l’apporto fondamentale dell’istituzione. D’altronde, senza il Comune dove va il produttore o la filiera?».
I Comuni però, a detta dell’esperto, fanno poco «perchè dovrebbero sempre formare e informare e adottare strategie di marketing e valorizzazione in modo perpetuo e non limitatamente nel tempo». Poi un invito: «Il locale deve vincere sul glocale e sul globale».
E a Bitonto che succede? Tutto il contrario di questo, perchè da anni si parla di consorzio ma non si realizza mai. Anzi, l’unico che c’era adesso non c’è più. I frantoiani pensano al loro orticello e a farsi la guerra tra loro per piazzare l’olio nostrano al prezzo più basso possibile sul mercato. Per fare concorrenza a quello spagnolo e greco. Nella città dell’olivo, non esistono produttori di olio biologico, né la denominazione D.O.C (denominazione di origine controllata) o quella D.O.C.G (denominazione origine controllata e garantita).
«Ma l’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di unire il pubblico con il privato – promette l’assessore all’Agricoltura Domenico Incantalupo – e di creare una rete di filiera che sappia produrre il meglio». “Girolio”, però, non è stato un gran successo. «Onestamente ci aspettavamo più presenza bitontina (7 stand su 14 erano nostrani) – ma la colpa è da addebitare anche alla scarsa comunicazione sull’evento che è stata messa a punto soltanto negli ultimi giorni». Incantalupo, infine, né conferma e né smentisce la sua possibile nomina alla carica di vicepresidente di “Città dell’Olio”, di cui si parla da alcuni giorni. «Sapremo qualcosa in più il prossimo mese – glissa – e perciò è ancora tutto da decidere».