Proseguono senza sosta le attività della Guardia di Finanza di Bari, guidata dal Col.t.ST Luca Gennaro CIOFFI. Ieri è stata messa in campo l’operazione denominata “Repetita Iuvant”, a sottolineare i controlli incessanti delle fiamme gialle sul territorio: questa ha consentito di effettuare il sequestro, per violazioni di natura amministrativa e penale, di circa 171.500 prodotti, in massima parte mascherine di varia tipologia, ma anche visiere e occhiali protettivi, gel e salviettine igienizzanti, per un valore complessivo di mercato pari a oltre euro 430.000, di denunciare 20 soggetti ritenuti responsabili di pratiche commerciali illecite e fraudolente, nonché di segnalare alle Autorità amministrative competenti 19 persone per non avere rispettato la normativa in materia di sicurezza dei prodotti e di disciplina dei prezzi.
Nel corso dell’operazione è stata eseguita dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Bitonto una perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Bari nei confronti di un privato residente a Bitonto (BA) che commercializzava on line mascherine FFP2 a prezzi elevati, con un ricarico di circa il 500% rispetto al prezzo di acquisto. La perquisizione ha consentito di sequestrare 130 mascherine FFP2, ma soprattutto di risalire ai fornitori della merce, due grossisti, nonché a un altro soggetto privato – tutti di nazionalità cinese – presso i cui depositi siti a Modugno (BA) i Finanzieri bitontini hanno sottoposto a sequestro penale 105.000 mascherine tra chirurgiche e FFP2 con istruzioni scritte esclusivamente in lingua cinese. Nello specifico, le mascherine di tipo chirurgico sono risultate non regolari in quanto prive dei prescritti requisiti di sicurezza, ovvero della certificazione dell’Istituto Superiore di Sanità, mentre le mascherine FFP2 riportavano il marchio “CE” impresso illegalmente, posto che la relativa attestazione di conformità era stata rilasciata da un organismo non autorizzato.
In più, sono state sottoposte a sequestro amministrativo oltre 30.000 mascherine di varie tipologie prive delle necessarie indicazioni che – secondo le prescrizioni della normativa di settore – devono essere fornite al consumatore a garanzia della relativa sicurezza. Quindi, sono stati segnalati 16 titolari di imprese alla competente Camera di Commercio che ora rischiano sanzioni pecuniarie che possono raggiungere, a seconda dei casi, anche oltre 25.000 euro.
La presente operazione testimonia, ancora una volta, l’importanza del presidio sul territorio garantito dal Comando Provinciale dalla Guardia di Finanza di Bari – in questo momento di particolare emergenza sanitaria e finanziaria del nostro Paese – per contrastare la commercializzazione illecita di dispositivi anti-contagio. Si tratta, invero, di prodotti che dovrebbero assicurare rigorosi standard di sicurezza e che, invece, vengono importati senza alcuna idonea certificazione da imprenditori senza scrupoli che li reperiscono nei modi più disparati, per poi distribuirli sul territorio grazie a commercianti altrettanto improvvisati, operanti nei settori più variegati, che, allettati dai facili guadagni, si sono avventurati in tale business, così mettendo potenzialmente a rischio la salute dei cittadini e ponendo in essere una concorrenza sleale ai danni degli imprenditori che operano onestamente sul mercato.
Le Fiamme Gialle baresi restano a disposizione 24 ore su 24 grazie al numero di pubblica utilità 117.