9 settembre ’43. Non un giorno qualunque. Il giorno prima il generale Badoglio aveva comunicato al popolo italiano l’armistizio di Cassibile, con cui con il quale il Regno d’Italia cessò le ostilità verso gli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Il regime fascista era crollato e a breve sarebbe sorta nel Nord Italia la Repubblica Sociale Italiana. Nasce nel frattempo il fenomeno della Resistenza contro i nazifascisti.
Il LI Battaglione d’Istruzione Bersaglieri AUC, di istanza a Marostica, quel giorno era a Bitonto, dove era stato destinato per difendere l’aeroporto di Bari dagli eserciti alleati. I soldati alloggiavano nella scuola elementare Fornelli, adibita per l’occasione a caserma. Qui ascoltarono le parole di Badoglio. Non ci furono defezioni e tutti i soldati continuarono a servire il re, come avevano fatto in precedenza.
Ma il giorno prima c’era stato l’armistizio e, ormai, il nemico non era più rappresentato dagli Alleati, ma dai tedeschi. Che il 9 settembre volevano distruggere il porto di Bari perché, essendo di importanza strategica, non potevano lasciarlo al nemico.
I soldati del LI Battaglione furono così chiamati a Bari dal generale Nicola Bellomo che aveva già ingaggiato scontri a fuoco contro i tedeschi, con caduti da entrambe le parti. Ma avendo intuito che i soldati di istanza a Bari nulla avrebbero potuto contro i nemici, chiamò loro in soccorso. Partirono con mezzi corazzati, motociclette e persino biciclette. Dopo una sparatoria senza vittime si giunse ad una trattativa in cui, in cambio della rinuncia a distruggere il porto, ai tedeschi fu garantito l’allontanamento in sicurezza.
A raccontare la storia ai ragazzi del quinto anno del I Circolo Didattico Fornelli sono stati venerdì scorso Paolo Farinosi e Luigi Settimi, dell’Associazione Reduci LI Btg Bersaglieri Montelungo 1943. Paolo è il figlio di Enrico, che era tra quei bersaglieri che alloggiavano alla Fornelli. È stato a Bitonto per visitare i luoghi dove ha combattuto il padre.
«Fu uno dei primi episodi di resistenza spontanea contro i tedeschi. E quelli del LI Battaglione furono gli stessi soldati che il 24 aprile entreranno nella Bologna liberata» racconta ai ragazzi.
«È un momento importante per riscoprire e ripercorrere la nostra storia cittadina» spiega il preside Carmelo Daucelli, annunciando che a breve l’istituto scolastico inizierà un progetto che prevede lo scambio di filmati per recuperare la conoscenza storica.