In un periodo in cui prevale molta negatività per via dell’emergenza sanitaria del Coronavirus e non mancano critiche, il più delle volte assurde e spropositate, ci sono anche storie che valgono la pena di essere raccontate.
Qualche giorno fa, su Facebook una bitontina ha postato una richiesta di aiuto per il suo papà.
“Scrivo da Monza mio padre abita a Mariotto, ha la febbre da domenica, non ha il medico di base perché ha sempre voluto tenerlo qui.
Il 118 non esce, ho cercato ambulatori per potergli fare un tampone ma nulla, non conoscete nessuno che può fargli un tampone a domicilio a pagamento ovviamente? Un ambulatorio privato o un infermiere che collabora con l’ospedale o con gli ambulatori.Nessuno me lo porta in pronto soccorso. Non posso neanche mettermi in macchina e andare a prenderlo, lui ha altre patologie ma è sempre stato benissimo.
Grazie a chi mi aiuterà”.
L’emergenza sanitaria sta creando distanze, a volte così insormontabili se si prova la sensazione di essere inermi di fronte a qualcosa più grande di te. Ma questa ragazza non si è arresa, ha riposto fiducia nella bontà d’animo dei suoi ex concittadini. Tutti si aspetterebbero un risvolto negativo di questa storia, visto che per la suddetta capacità di critica spropositata della maggior parte della gente cattiveria e sfiducia prevalgono. E invece, tutto si è concluso per il meglio.
“Fortunatamente il 118 è riuscito ad uscire per vedere mio padre -ha scritto questa ragazza, ieri, su Facebook- gli hanno fatto una visita meravigliosa, cardiogramma, saturazione, glicemia, controllo dei parametri. Hanno sconsigliato il trasporto in quanto probabilmente non è covid ma una bruttissima bronchite. Stando alle sue patologie (diabete tipo 2 e bpco) se fosse covid avrebbe desaturato e avrebbe avuto “fame d’aria” e fortunatamente non è così.
Gli hanno prescritto un antibiotico per la bronchite e tachipirina per la febbre. Trasportarlo avrebbe intasato il pronto soccorso e sicuramente avendo la febbre lo avrebbero trattato come covid e se fosse negativo lo avrebbe sicuramente preso. Ora attendiamo gli sviluppi sperando che con l’antibiotico si normalizzi un pochino il tutto,ma pensiamo positivo
Il mio grazie è immenso. Grazie al sig.Luigi Presicce Comandante SASS Puglia protezione civile per la prontezza nelle risposte e nella tempestività in cui si è attivato e anche alla dott.ssa Vulpo di Si-cura assistenza che ha cercato di aiutarmi e mi ha più volte chiesto come andava ma un grazie va a tutti voi, anime sconosciute che anche solo con una parola di sostegno mi siete stati vicini e in questo periodo credetemi siete anime speciali. Mi sono commossa davvero la solidarietà è stata tanta e non mi sono sentita sola. Grazie grazie e ancora grazie”.