Un intreccio di storie e personaggi che restituiscono vita ad un Sud dimenticato da Dio e dalla speranza. Francesco Marocco, architetto e scrittore barese, trasferitosi a New York nel 2014, già autore di “Mai innamorarsi ad Agosto” (Fandango), torna ad allietare la nostra estate con “Cronache della discordia” (Mondadori).
Sembra che, nonostante la distanza, non possa fare a meno di parlare del cuore pulsante del Sud Italia. Fra le pagine che scorrono veloci, spiccano protagoniste le cittadine di Paludazzo e Montesole, che – a seguito di un referendum elettorale – sono costrette ad arginare gli odi e i conflitti ideologici atavici e secolari e ad unirsi nella città di Fiumesecco, votando un unico sindaco.
Su questo sfondo si articolano le vicende amorose, i tradimenti, i rapporti rispettati più in nome della morale che del sentimento, le minacce, le bassezze, le consuetudini di una politica che non si appresta a cambiare, un mezzogiorno che vuole tornare a galla ma è insistentemente risucchiato dalle dinamiche sociali anacronistiche e dalle convenzioni che non lasciano spazio alla novità e all’altro da sé.
Marocco prova a rivisitare questa terra con occhi disincantati e a scrivere un racconto che fa sorridere, fa ridere con amarezza, fa commuovere, fa riflettere. E, nella grande parentesi della Storia, inserisce piccole e grandi storie di diversità, tratteggia personaggi forse utopistici, ma che riaprono ad un finale di rinnovata speranza.
Oggi, alle ore 19.00, presso la Biblioteca comunale V. Rogadeo di Bitonto, l’autore dialoga con Miryam Procacci.
Ingresso libero. Segue firmacopie.
Non mancate.