La Gazzetta del Mezzogiorno è in profonda crisi. Una crisi che dura da anni e che rientra nella grande crisi dell’editoria, ma che, negli ultimi mesi ha visto la situazione precipitare, dopo il provvedimento di sequestro-confisca di tre mesi fa cui sono stati sottoposti i beni dell’imprenditore ed editore catanese Ciancio Sanfilippo, sotto inchiesta per presunto concorso esterno in associazione mafiosa. Una crisi che mette a rischio una delle voci storiche dell’informazione al Sud Italia, da 130 anni.
Pochi giorni fa, il Comitato di redazione ha inviato una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per lanciare un grido d’allarme sulla situazione del giornale e dei suoi dipendenti che, senza pieno stipendio, vivono solo di acconti sul salario, con inevitabili ripercussioni sulla qualità dell’informazione. Una quarantina i giornalisti in prepensionamento e cassaintegrazione. Senza contare che gli amministratori giudiziari che gestiscono il giornale dopo il sequestro, chiedono tagli del 50% di costi, salari e posti di lavoro, in assenza totale di un piano industriale che possa salvare la testata.
Se ne è parlato ieri, in una conferenza stampa tenuta dai vertici regionali e nazionali della Federazione Nazionale Stampa Italiana, il sindacato dei giornalisti, e dai membri del comitato di redazione, che hanno lanciato un appello a tutti i cittadini a comprare il 29 dicembre due copie. Una campagna per dare un segnale agli amministratori sull’importanza di una realtà così radicata nel territorio di Puglia e Basilicata.
Una crisi che cade in un momento di forte ostilità nei confronti della stampa da parte del governo, come ha sottolineato Raffaele Lorusso, segretario nazionale FNSI: «Quello che sconcerta è che l’applicazione di una legge dello stato sta mettendo a repentaglio presente e futuro di una testata storica della nostra regione, insieme ai posti di lavoro».
Incolpevoli vittime della vicenda, i giornalisti chiedono un nuovo piano industriale che possa risollevare la situazione.
A sostenere l’appello, in conferenza, anche Bepi Martellotta, presidente di Assostampa Puglia, e Piero Ricci, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, che sostiene i colleghi della Gazzetta, perché «non si può non essere al fianco di una testata che rappresenta la nostra storia, la nostra identità. L’ordine è al fianco di tutti i giornalisti».