Il Conte Due incassa il primo sì (quello più facile) alla Camera dei Deputati e oggi arriva in Senato per il voto definitivo. Nella giornata di ieri il nuovo governo ha ottenuto la fiducia con 343 sì e 263 no, al termine di un dibattito che ha infuocato Montecitorio, soprattutto per le durissime contestazioni di Lega e Fratelli d’Italia. Fra le critiche del partito di Matteo Salvini, che ha accusato il nuovo esecutivo di essere succube dei poteri forti, e le ironie del capogruppo alla Camera dei 5 Stelle Francesco D’Uva (“per quale mojito avete fatto cadere il governo?”), la discussione è andata avanti senza esclusione di colpi.
A stretto giro sono arrivate anche le dichiarazioni della deputata bitontina Francesca Anna Rugiero, che in una nota stampa ha affermato: «con il nuovo esecutivo guidato dal Presidente Giuseppe Conte vogliamo continuare a realizzare i punti del nostro programma. Noi non scappiamo di fronte alle responsabilità che abbiamo assunto di fronte al Paese e faremo di tutto per portare a termine i provvedimenti che risolvono i problemi dei cittadini».
«Come ha ribadito il presidente Conte nel suo discorso in aula, è fondamentale puntare su una politica economica espansiva che sia agevolata anche da una modifica del patto di stabilità europeo. Allo stesso modo è necessario ripartire dal Mezzogiorno, condizione imprescindibile perché il Paese torni a crescere in maniera robusta. Questo lo si potrà ottenere anche tramite la sterilizzazione dell’aumento dell’Iva, il taglio del cuneo fiscale e con un piano di interventi straordinari per il Sud Italia».
«A differenza della Lega, che ha aperto la crisi all’improvviso, con motivi assolutamente pretestuosi e bloccando i nostri provvedimenti, il Movimento 5 Stelle ha voluto dimostrare senso di responsabilità, mettendo un argine ai danni che la scelta scriteriata di Salvini avrebbe provocato ai risparmi degli italiani. Lo stiamo facendo anche rischiando un calo dei consensi per il nostro Movimento».
«La bussola della nostra azione – ha concluso la deputata – continua a rimanere il bene dell’Italia e degli italiani».
Oggi sarà la volta della fiducia al Senato,dove i numeri sono più risicati, ma comunque sufficienti per dare il via libera definitivo al nuovo esecutivo.