Dopo
le bagarre e le polemiche per il fonometro, l’aria in Consiglio
comunale è tornata un po’ più respirabile per la discussione
sull’assestamento di bilancio, anche se non sono mancate le tensioni.
L’opposizione
(Intini e Farella in primis) ha chiesto la lettura integrale del
provvedimento, poiché anche questa volta – come tante altre
successe – il dispositivo e gli emendamenti non sono stati
inoltrati né alla Commissione competente (la 2°, che li ha ricevuti
soltanto il 26 novembre), né alla minoranza stessa. Pesante a
riguardo l’intervento del capogruppo di Forza Italia, DomenicoDamascelli, che ha parlato di «guinness
dell’illegalità e di una situazione da scandalo non più
tollerabile», e
ha poi letto l’articolo 18 del regolamento del Consiglio comunale.
Toscano(Udc), invece, si è detto preoccupato del silenzio della
maggioranza. Che, ovviamente, non è d’accordo e ha chiesto soltanto
una lettura in sintesi del provvedimento, oppure di illustrare
soltanto gli emendamenti (tra cui i finanziamenti regionali per le
strade rurali e per l’Assistenza domiciliare integrata nell’ambito
Bitonto – Palo).
Per
chiarire meglio le idee la seduta è stata sospesa per 25 minuti. Al
rientro, però, il capogruppo Pd Francesco Paolo Ricci ha chiesto
ancora la lettura integrale, non ricevendola, e ha lasciato l’aula in
segno di protesta.
Pesante
l’accusa di Farella, che ha parlato di gesto arrogante della
maggioranza che basa tutto sui numeri.
Già,
i numeri, come quelli che ha illustrato l’assessore al Bilancio
Michele Daucelli: ilriepilogo delle variazioni di bilancio per il 2014 registra minori
entrate per 758mila euro, maggiori entrare per 1 milione 977.880mila
euro, per una differenza positiva di 1 milione 219.880mila euro. Sul
fronte spesa, invece, maggiore uscita per 2 milioni 111.580 e
minore uscita per 891.700 euro.
Il Patto di stabilità, poi, è un terno al lotto perché «va
sempre monitorato con costanza e attenzione, con il Comune che, a
parte i tagli statali di quasi 3 milioni di euro, ha pagato 2 milioni
e mezzo di euro per i debiti fuori bilancio della zona Pip più
quelli per le insidie stradali. Nonostante questo non abbiamo alzato
le tasse e abbiamo la manovra finanziaria più bassa del
circondario».Tradotto:
per il 31 dicembre non dovrebbero esserci problemi nel far rispettare
il Patto di stabilità, ma da Palazzo Gentile devono fare molta molta
attenzione alle spese.
Intini,
poi, ha iniziato a fare le pulci al provvedimento, chiedendo perché
non è previsto nessun centesimo per la Tares giornaliera 2013, per
la Tari giornaliera 2014 e nessuna maggiore entrata per la nuova
tassa sui rifiuti estesa alle parrocchie, nonostante siano partiti
gli accertamenti.
I
motivi non si sanno, perchè le risposte della responsabile
dell’Ufficio tributi, Nadia Palmieri, non sono state soddisfacenti.
Damascelli,
invece, ha fatto notare le maggiori spese per il servizio di
avvocatura, per gli automezzi, e taglio del 50% dei fondi per
l’agricoltura.
E
ha espresso il “no” all’assestamento di bilancio «perché
non ha una visione d’insieme della città, torna a tassare la prima
casa e prevede un inasprimento della pressione fiscale. Questa
amministrazione non sta facendo nulla a parte l’ordinario».
Il
provvedimento, comunque, ha il disco verde dell’aula: 11 voti
favorevoli, 4 contrari.