Diversi insegnanti provenienti da Puglia e Basilicata, nei giorni scorsi, hanno visitato la Lama Balice e il centro storico di Bitonto, nell’ambito di un progetto innovativo che punta ad aumentare la conoscenza del territorio, non solo da parte di chi lo visita, ma anche e soprattutto di chi lo abita.
Un’iniziativa che rientra nel percorso di formazione MAB, Laboratorio di mappatura percettiva e collaborativa del territorio, che si è tenuto dal 3 al 5 dicembre, nella Masseria Lama Balice. Il MAB è una metodologia didattica innovativa sperimentale che rientra nel Piano Nazionale Scuola Digitale. Il format, ideato dal dott. Lorenzo Micheli e reso operativo nelle due scuole polo, il Liceo Blaise Pascal di Pomezia e l’IPSSEOA “A.R. Costaggini” di Rieti, promuove progettualità interdisciplinari per valorizzare le potenzialità dei territori superando le criticità e stimolando il future thinking, favorendo il benessere psicofisico, sociale, politico nei luoghi di appartenenza. Si tratta di una sperimentazione nazionale avvallata dal Ministero dell’Istruzione e giunta al secondo anno. Coinvolge 16 regioni italiane, divise in 9 sottoreti. La Puglia e la Basilicata fanno parte della sottorete n.8 e hanno come scuola polo l’Itet “G. Salvemini” di Molfetta.
«Con questo progetto si cerca di recuperare la conoscenza di territori ormai sconosciuti agli stessi abitanti, recuperando il loro genius loci. È una metodologia innovativa, che rientra tra le sperimentazioni in atto nella scuola italiana e cerca di unire innovazione, nuove tecnologie e conoscenza dei luoghi – spiega Lucia Maglieria dell’Itet Salvemini – I docenti coinvolti hanno passeggiato nella Lama Balice e nel centro storico di Bitonto, visitandoli attraverso dei filtri emotivi che hanno permesso loro di guardare al territorio da un punto di vista completamente diverso, nel caso di docenti che già conoscono Bitonto, e di dialogare con un territorio sconosciuto, per gli altri. Si punta, quindi a rielaborare queste conoscenze attraverso la scoperta dell’anima del territorio stesso. Sono passeggiate percettive che creano una mappatura emozionale del luogo, del paesaggio, che andranno poi a raccontare nelle forme e nei luoghi che saranno loro più congeniali. L’obiettivo finale è conoscere il territorio, per raccontarlo, per recuperarlo e superare tutti i limiti e gli stereotipi che lo caratterizzano».
I docenti formati in questi giorni attiveranno dei laboratori MAB nelle loro scuole. Spingeranno gli studenti a lavorare in team e a creare una “storia potente” che valorizzi il loro territorio. Al termine delle attività nelle singole scuole, a marzo ci sarà una sfida tra i team degli studenti che decreterà un team vincitore della Sottorete 8 che andrà alla finale nazionale.