Un lettore, E. L., ci scrive per raccontarci una bella storia di coraggio, solidarietà e fratellanza. Sì, una di quelle che fanno bene al cuore e ci confortano, donandoci un raggio di sole in una grigia quotidianità ammorbata da egoismi e cinismo.
Invece, stavolta no. Un uomo non è stato indifferente al dramma di un altro uomo e si è fatto in quattro per salvargli la vita. Per giunta, restando ignoto. Dando, cioè, il significato più nobile al gesto di altruismo immenso compiuto. Ma questo non toglie che il figlio della persona coinvolta non possa rivolgere i sensi della sua più sincera gratitudine all’anonimo e provvidenziale benefattore.
Leggiamo.
“L’altro ieri mattina mio padre stava camminando per strada quando all’improvviso avverte un malore (infarto piu ictus), mentre si accascia al suolo, guarda caso, in quell’istante passa un infermiere fuori servizio, che in modo professionale inizia a fargli i massaggi cardiaci fino all’arrivo dell ambulanza. Mi sto informando su chi fosse per ringraziarlo di cuore personalmente. I dottori dicono che se si trovava a casa o su una strada non affollata o comunque deserta, sarebbe morto. Ora mio padre è in coma ma abbiamo almeno una speranza che si risvegli”.