Egregio signor Sindaco,
il nostro Paese sta attraversando una fase molto delicata della sua Storia. Da essere paese di emigrazione è diventato, per le alterne vicende dell’umanità, terra di immigrazione o di passaggio migratorio. Certamente è terra di sbarchi (171.000 persone nel 2017). Dietro ogni persona che giunge in Italia c’è un vissuto, una terra d’origine, una religione, una lingua, degli affetti, un lavoro, degli studi. Non vogliamo affrontare in questa sede il pur necessario discorso sulle politiche migratorie: non è questo il nostro obiettivo. Ma di fatto consta a tutti, specie dopo l’insediamento del CAS presso l’Istituto Maria Cristina di Savoia, che anche Bitonto non è esente dalle conseguenze sociali di questo fenomeno.
Non appartengono certamente alla nostra cultura, e nemmeno alla Sua, caro Sindaco, pensieri di chiusura e paura di fronte al nuovo scenario umano che abita anche la nostra comunità. Ci interessa maggiormente accogliere alla domanda di accoglienza.
Il parlamento italiano è quasi giunto ad approvare una legge sacrosanta sul diritto di cittadinanza. Non ce l’ha fatta, ma non per questo il Paese deve fermare l’inesorabile processo di assimilazione di principi giuridici non ancora scritti sulla carta, ma da sempre vigenti nel cuore dell’Uomo.
I Sindaci e le comunità locali possono e in alcuni casi già stanno dando splendidi segnali in tal senso. Da diversi anni si è diffusa la pratica del “riconoscimento di cittadinanza simbolica italiana a minori stranieri nati in Italia e ivi residenti”. Tale pratica, che non supplisce giuridicamente al riconoscimento dello ius soli, ha prevalentemente valore simbolico, culturale, sociale. Indica chiaramente la volontà, da una parte, di formalizzare l’accoglienza, e dall’altra di condividere il corpo di leggi che ogni abitante di una comunità è tenuto a rispettare. Cultura, dunque, e legalità intese in senso profondamente umano. Sappiamo che sono le due parole che sintetizzano forse nel migliore dei modi il Suo operato e, ci consenta, anche il nostro, dal 2012 nel guidare questa comunità.
Siamo dunque qui a chiederLe di accogliere la nostra proposta di attivarsi nelle modalità che riterrà più opportune per deliberare anche per il nostro Comune il conferimento simbolico di cittadinanza italiana a tutti i minori nati a Bitonto da genitori stranieri, ivi residenti e ancora privi di cittadinanza italiana.
Certi di un positivo accoglimento della presente proposta La salutiamo con profonda stima.
e dare il segnale che questa terra è concretamente designata dall’ulivo pronta alla pace. Oggi operare per la pace significa anche rispondere