“Grazie a tutti gli amici che sono venuti stasera”.
Con un filo di voce, nonna Pasqua ha trovato lo spirito per ringraziare tutti i presenti, sebbene apparisse visibilmente confusa dal viavai della gente. Numerosi, infatti, sono stati i mariottani che sono accorsi alla sua festa per renderle omaggio: tra palloncini e bouquet di fiori variopinti, il 1 giugno scorso Pasqua Tempesta ha spento le sue cento candeline.
“Nella mia vita c’è stato il buono e il cattivo tempo”, ha spiegato con sorprendente lucidità. Poche parole che riassumono tutto il senso di una esistenza fatta di affetto, lavoro, gioie e qualche immancabile dolore.
Tra i momenti più belli della sua vita ricorda il matrimonio con il marito Giuseppe, una storia d’amore d’altri tempi da cui sono nati tre figli: Stella, Antonio e Francesca. Oggi, a circondare d’amore nonna Pasqua ci sono anche quattro nipoti e sei piccoli pronipoti.
Sul segreto della sua longevità, non ha tentennamenti: è quasi tutto merito dell’alimentazione sana della sua giovinezza. “Si mangiavano i prodotti della nostra campagna, le galline erano cresciute da noi e ci davano delle uova sempre fresche. La carne non si mangiava quasi mai”. Esalta anche il lavoro come mezzo necessario per temprare il corpo e lo spirito: “Abbiamo lavorato tanto, soprattutto quando andavamo a prendere l’acqua dalla fontana, per poi lavare la robe ai tènidde. Oggi, in confronto a noi, voi fate la vita dei signori”.
Anche il sindaco Michele Abbaticchio, tra un impegno elettorale e l’altro, ha voluto omaggiare con la sua presenza e un bouquet di fiori la centenaria di Mariotto.
Che in ultima battuta, davanti alla sua torta, ha dichiarato con tenerezza: “Non mi sembra di avere questa età, mi sento ancora giovane”.