Grande successo per la neo associazione culturale “Scacciapensieri”, presieduta dal bitontino Vito Carnicelli, con l’interessante e comico prodotto teatrale “Ce seccèite jìnde ala sagrestòie”.
E’ stato registrato il sold out sia alle 18 che alle 20 della scorsa domenica presso il Traetta.
La commedia, recitata in vernacolo, ha toccato un tema abbastanza delicato, ovvero quello degli scandali che, purtroppo, vi sono attorno alle due figure dello Stato e della Chiesa.
La riflessione è risaltata agli occhi degli spettatori mediante una serie di equivoci che si sono venuti a creare in assenza di don Lino (interpretato da Vito Carnicelli) e per via del chirichetto Alfonsino (interpretato dal regista Alfonso Giammarelli) che ne fa le veci indossando, quasi per scherzo, le sue vesti.
A completare l’ironico e riflessivo quadro hanno contribuito il sagrestano Nanucc (Franco Alesio) e la parrocchiana Santina (Giulia Vitariello).
Duro, ma in maniera discreta, è stato il messaggio lanciato alla fine della commedia proprio dal sagrestano, che al ritorno del parroco, gli annuncia di non voler più proseguire la strada della vocazione e di voler, invece, fare il mestiere dell’idraulico.
Lui aveva immaginato diversamente la vita del sacerdote, volta al bene del prossimo e non ad un ingigantimento del proprio potere.
Qui si nascondono “sporchi” accordi, basati sul do ut des, con lo Stato (impersonificato nella persona del sindaco Pinuccio,Donato Romito, e dal portaborse Uccio, Giuseppe Bonasia), scandali di abusi sessuali che vedono coinvolte anche suore (come fa notare nella commedia l’attrice Valentina Maggio in suor Beatitudine) e non solo gente comune (la perpetua Porziella, Filomena Misciagna).
Alfonsino ha evinto che fare il prete è diventato un mestiere, che porta, proprio per la sua entità, molti dei fedeli ad allontanarsi dalla Chiesa, sede di ricchezze (come si è evinto dallo sketch dei ladri Colin e Mariett, nonché Vincenzo Bellomo e Angela Vitariello).
«Non abbiamo voluto fare di tutta l’erba un fascio –ha precisato il presidente Vito Carnicelli- e con la nostra denuncia, che spero sia apparsa il più velata possibile, non abbiamo fatto altro che riflettere quello che, purtroppo, si legge sui giornali».
«Sono orgoglioso per il successo raggiunto. Questo è solo uno dei nostri primi traguardi che ci permette di arricchirci e crescere. Il fatto stesso di aver recitato in vernacolo, espediente funzionale alla comicità e satira dello spettacolo, ci ha fatto riscoprire il valore del nostro dialetto, ma anche termini a noi sconosciuti».
E’ stato raggiunto l’obiettivo di scacciare in un’ora e mezza brutti pensieri.
All’insegna di questo buon modus operandi, che non vedrà solo commedie in vernacolo, il presidente si è espresso sul futuro della sua associazione: «si prospettano prossimamente delle repliche dello spettacolo, anche non solo nella nostra città e sulle quali vi daremo presto indicazioni».
Per tale motivo occorrerà seguire l’associazione sulla sua pagina facebook (https://www.facebook.com/scacciapensieri2017/ ).