Trascorse poche ore e dopo aver effettuato un prelievo bancomat, è avvenuta la consegna del denaro. Sul posto indicato dall’arrestato, a Giovinazzo, l’uomo ha ritrovato la propria autovettura, integra e senza alcun danno, come da accordi. Temendo ritorsioni, però, e conoscendo la persona che aveva commesso l’estorsione, la vittima si è recata in caserma per denunciare il ritrovamento casuale del mezzo, senza dare altre indicazioni.
Ai Carabinieri, però, la situazione è apparsa subito poco chiara. Compiuti alcuni accertamenti sul luogo dove era avvenuto il furto, i militari hanno notato a poca distanza il bancomat dove sono stati prelevati i soldi. Le indagini hanno così consentito di appurare che la somma prelevata dal malcapitato era di 300 euro; inoltre, da alcune immagini del sistema di videosorveglianza presenti nella piazza, hanno notato il proprietario del mezzo parlare con un giovane. Messo di fronte all’evidenza, la vittima dell’estorsione ha deciso di collaborare e raccontare quanto accaduto.