Abbiamo
il dovere di chiedere scusa ai nostri cari lettori.
Qualche giorno fa, il 23
dicembre per la precisione, sulle pagine del dabitonto.com, si sono ritrovati a
leggere già dell’evento del Capodanno in piazza 2014.
Fuga di notizia?
No,
semplicemente, dal più alto (in tutti i sensi) in grado di Palazzo Gentile era
arrivato l’ok.
Ed essendo la fonte autorevole, abbiamo scritto il pezzo con una
certa sicurezza.
Certo, stupiva il fatto che non fosse giunto un comunicato
stampa dall’ufficio comunicazione guidato in maniera impeccabile da Franco
Matera. Comunque, fidandoci, non temevamo smentita.
La cui richiesta, invece, è
piombata puntuale in serata per motivi organizzativi, che abbiamo immediatamente
compreso, si sa come va in questi casi.
Così, la notizia è scomparsa dal sito e
vi ricompare, corretta, oggi, ovviamente dopo che il manifesto ha fatto già il
giro delle plance metalliche. Altra anomalia, ma che sarà mai, ci siamo
abituati.
Dunque, chiediamo venia a chi ci segue con assiduità e affetto e vi assicuriamo che il tutto
non è dipeso dalla nostra volontà.
P.s. Resta soltanto da
chiarire un ultimo aspetto.
E questo, per fortuna, riguarda solo pochi lettori, occhiuti e implacabili.
Nonostante non annunciassimo più la festa di fine e inizio anno fra le notizie, essa compariva “distorta” ancora nella sezione “Eventi”, che non dipende
affatto dalla redazione.
Cos’era mai successo?
Com’è facile arguire, non avvenendo più di
una volta all’anno, nel momento in cui veniva eliminato il Capodanno 2014, il
gestionale aveva caricato automaticamente a scalare il Capodanno 2013.
Insomma, trattavasi d’un
disguido tecnico che non aveva visto i giornalisti mettere un solo dito.
Ciononostante, su Facebook ci sono stati duri richiami da parte di alcuni
cittadini (“un informazione” senza apostrofo e uno stizzito “perfavore” scritto
proprio così, univerbato. Ed un obbrobrio del genere s’è meritato pure alcuni “mi piace”. Mah…).
E i miei redattori – che, come su spiegato, non c’entravano affatto in tutta
questa storia e che davvero “non si smentiscono mai” nello spezzarsi la schiena fin nel cuore della notte per offrire un servizio il migliore possibile alla città – si sono beccati un tanto gratuito quanto iniquo “imbecilli”.
Ebbene
sì, lo siamo.
Qualcuno insinuerà perché stiamo rispondendo a codesti
denigratori, in realtà no.
Lo siamo soprattutto per motivi etimologici.
Certo, io, personalmente, non sono molto versato in controllo di qualità, tuttavia i dizionari li so ancora
sfogliare.
Dunque, nell’etimo “imbecille” significa “debole” poiché senza “baculum” cui poggiarsi.
Dunque, se il “baculum” noi non ce l’abbiamo, chiedetevi, voi,
soloni da pc, che le mani avete occupate nel pestar sentenze sulla tastiera,
che fine ha fatto…