Non
tardano ad arrivare i primi commenti alla nomina del nuovo vicesindaco (e
deleghe al Personale, Mobilità Sostenibile, Politiche del Territorio), laprofessoressa Rosa Calò, in quota Città democratica. Per lei giudizi positivi
bipartisan e di benevola accoglienza. In attesa che prenda possesso dei
compiti ed inizi a lavorare.
Luigi
Febbrile (Idv) ritiene che «con le deleghe che ha
ricevuto, importanti da un punto di vista del sociale, si interfaccerà molto
con la città nell’ambito dei servizi sociali, offrendo così un notevole aiuto
all’assessore Scauro. Ritengo, pertanto, questa una scelta più che azzeccata».
Sostegno al nuovo membro dell’esecutivo lo promette ancheFrancesco Paolo Cuoccio, dei Giovani con Michele Abbaticchio.
«Essere vicesindaco è una grande responsabilità soprattutto
in questo momento storico- afferma l’ingegnere – e perciò massima
collaborazione e disponibilità da parte di tutto il nostro gruppo consiliare
per affrontare le prossime sfide».
Dai banchi dell’opposizione, toni accoglienti, ma pure qualche dubbio e tanta attesa.
Domenico Damascelli, capogruppo PdL in consiglio, infatti, è perplesso sulla nomina: «Ovviamente, do il benvenuto alla professoressa, tuttavia numerosi sono i punti interrogativi in questa vicenda. Innanzitutto, pare che sia stata scelta solo per accontentare un partito e ristabilire così equilibri interni alle forze di maggioranza. Poi, mi sembra un assessorato vuoto, perché una delega, quella al personale, è stata sottratta al mandato di Nacci, che risulta in questo modo depotenziato, e l’altra, quella alla mobilità sostenibile, è più una tematica che un settore amministrativo».
Tagliente è la conclusione dell’ex vicesindaco: «E le deleghe fondamentali che deteneva la Murgolo che fine hanno fatto? Tutte nelle mani del sindaco, che continua a fare l’accentratore. E’ bene ricordare che l’assessore non è un ministra, non ha poteri autonomi ed il primo cittadino resta sempre il responsabile di ogni azione dei suoi collaboratori».
Secondo Francesco Toscano (Udc), «con la nomina a vicesindaco
della prof. Calò il Consiglio comunale si arricchisce di una personalità degna
di rispetto e stima. Il suo contributo sarà certamente finalizzato a rendere
Bitonto vivibile, promuovendo processi di cooperazione e confronto di idee. Non
occorreranno grandi progetti ma azioni determinate per superare le difficoltà
quotidiane. Non resta che augurare buon lavoro convinti che il suo impegno
contribuirà a rendere più efficace l’azione politica, ed al sindaco auguriamo
infine un buon lavoro per il difficile compito che deriverà dalle sue deleghe».
Anche Christian Farella (Mep) abbraccia la prof.ssa Calò, e «spero
che finalmente Bitonto possa avere un vicesindaco presente, capace e
soprattutto consapevole del ruolo che si va a svolgere perché amministrare al
giorno d’oggi non è una passeggiata».
L’ex Puglia prima di tutto, poi, rivolge un messaggio al
sindaco, dal quale «mi aspetto risposte forti sull’adeguamento al Putt, la
C2, la 167, perché se bene sta facendo circa la rivitalizzazione del centro
antico, dal punto di vista urbanistico Bitonto è ancora ferma, l’edilizia che è
il vero volano dell’economia è ferma per cui ora nessuno potrà arrampicarsi più
su nulla».
Paolo Intini dà il suo saluto «ad una brava e cara persona,
che è importante che acquisti competenze fin da subito per portare avanti al
meglio il suo complicato e delicato ruolo», ed al tempo stesso si augura
che si possa migliorare sul tema del personale, «fino a questo momento
trattato veramente male».