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Bitonto-Mola di ieri sera gli ingredienti per divertirsi ci sono
stati tutti.
I gol,
ben cinque, di cui quattro di marca neroverde, e tutti di autori
diversi e mai casuali.
Il bel
gioco e lo spettacolo, soprattutto dei padroni di casa, che hanno
messo in campo una condizione atletica spumeggiante, e una padronanza
di possesso palla, di tattica, di azioni che non si vedeva da tempo.
E per tutti i 90′ di gioco.
Le
giocate, perché quando in campo hai la fortuna di vedere
contemporaneamente le magie palle al piede di Pietro Zotti,
l’orchestra a centrocampo di Nico Roselli in versione playmaker, i
chilometri percorsi sulla fascia destra da capitan Vincenzo Modesto,
la personalità del giovanissimo Pastore (di nome fa Fabio, viene da
Acquaviva, ed è classe 1998), la grinta di Oronzo Bonasia, la
perfezione difensiva di Fabio Campanella, allora sì che puoi essere
soddisfatto.
Un
“Città degli Ulivi” con un nuovo look per nulla male, con tanto
di sistemazione finalmente “civile” per i diversamente abili
anche in caso di pioggia (chiedere a Domenico Rucci per conferma).
Il
blackout che ha oscurato tutti al 32′ del secondo tempo, e che ha
fatto vivere più di qualche minuto di fantasmi, preoccupazioni,
sfortuna, e un pizzico di non bella figura.
Per i
ragazzi di mister Pasquale De Candia, allora, è buonissima la prima,
in attesa di avversari un po’ più tosti dell’Atletico Mola di ieri.
La
partita.Per la prima uscita ufficiale stagionale, il Bitonto punta sul3-4-1-2. Longo, classe 1997, tra i pali; Campanella, Monopoli,
Bonasia in difesa; Modesto, Roselli, Capriati, Pastore a centrocampo;
Zotti a inventare gioco; Manzari e Terrone a segnare.
De
Santis, Cantatore e Turitto fuori per squalifica.
Fin
dai primi scambi, si vede che i neroverdi sanno già cosa fare. Idee
tattiche ben precise, modulo di gioco a fisarmonica e sempre
interscambiabile, azioni studiate, ripetute in allenamento e mai per
nulla banali. Devastante nel calcio offensivo e molto compatto in
quello difensivo, anche se qualche sbavatura va rivista.
E
così, dopo un primo tentativo di Manzari, che da buona posizione
“telefona” al portiere ospite, al 13′ ecco la prima marcatura.
Ottima azione di ripartenza, palla arriva a Zotti, che con leggerezza
imbecca perfettamente Terrone, implacabile davanti a Sansonna.
Tre
minuti dopo, l’arbitro Leone di Barletta decide di punire con un
calcio di rigore un intervento di mano (ma spalle alle palla e
vicinissimo alla sfera) di Campanella. Visconti ringrazia e non
sbaglia.
Ma
è un fuoco di paglia, perché a comandare è solo il Bitonto, anche
se Manzari è ancora impreciso dopo un’altra bella azione orchestrata
niente affatto per caso. Modesto, invece, è da applausi a metà
tempo: Schirone si avvia da centrocampo tutto solo verso la porta di
Longo, ma il numero 7 neroverde riesce a recuperargli la palla dopo
una rincorsa di 40 metri.
Chapeau,
capitano.
Al
27′ il Bitonto torna in vantaggio. Tutto con uno schema da calcio
piazzato: batte Zotti che sul secondo palo vede Bonasia. Quest’ultimo
mette a centro area per Campanella che colpisce di testa. La sfera
resta lì e Manzari la accompagna in rete.
Ci
sarebbe anche modo per farne altre, di marcature, ma Pastore, Manzari
e Modesto non sono precisi.
All’intervallo
è 2-1. Ma i gol dei padroni di casa diventano tre a principio di
secondo tempo. Angolo di Zotti e capocciata precisa di Bonasia.
La
contesa finisce qui, e gli spettatori assiepati sulle tribune
iniziano a godere dello spettacolo che offre proprio Zotti. Al 15′ è
da standing ovation il suo mettere a sedere tre avversari e il suo
scavetto sul secondo palo, purtroppo di poco fuori.
Pochi
giri di lancette più tardi, c’è gloria anche per Nicholas Capriati,
classe ’98, che insacca alle spalle del malcapitato Sansonna il poker
bitontino. Chi ha battuto l’angolo? Indovinate un po’. Pietro Zotti,
of course.
Che
poi delizia ancora il pubblico con un pallonetto da fuori, ma questa
volta l’estremo difensore barese non alza bandiera bianca.
Poi
più nulla, se non le tenebre che avvolgono l’impianto di via Megra a
una manciata di minuti dal termine facendo rivivere l’incubo di un
anno fa dell’amichevole contro il Bari. Tutto si riaccende, però,
dopo 20′.
Ma
al Mola non serve a niente, perché la sua presenza in campo si era
già spenta ben prima delle 19.
4-1,
insomma. Un buon vantaggio per il ritorno del 15 settembre a
Noicattaro.
Domenica,
invece, è Campionato e subito Altamura.
Le
pagelle: Longo
6; Campanella 6,5, Monopoli 6,5, Bonasia 7; Modesto 7, Roselli 7,
Capriati 6, Pastore 7,5 (Elia sv); Zotti
8 (incanta il pubblico neroverde con giocate di velluto. Ci mette il
piedino fatato in tutti i gol, e dà la sensazione di divertirsi con
la palla),
Terrone 6,5 (Albrizio sv), Manzari 6 (Adige sv).