Manzari
c’è, ma poi più nulla.
Per
l’Us Bitonto che coglie un misero punticino che è soltanto un
brodino neanche tanto caldo contro l’Hellas Taranto, è questo il
titolo più attagliante.
Già,
perché anche a Faggiano, i neroverdi non hanno fatto per nulla una
bella impressione. In vantaggio numerico dopo soli 3′ (si, avete
capito bene. I leoncelli hanno giocato oltre 87′ con un uomo in più),
Modesto e compagni non solo non hanno portato a casa l’intero
risultato, ma sono apparsi ancora con le idee molto appannate e
confuse, a tratti ancora impauriti e incapaci di capire cosa fare
durante alcuni momenti della contesa, con una identità perduta.
La
colpa è anche di un modulo – ieri c’era un improponibile 3-5-2 che
all’occorrenza era un 5-3-2 – che forse non esalta affatto le
caratteristiche dell’orchestra neroverde. Che, passata persino in
svantaggio, è riuscita per fortuna a non perdere salvata dal guizzo
del “condor” Gennaro Manzari, al terzo centro bitontino. Tutti in
trasferta.
Punto
che serve a ben poco, e che allunga a quattro (due pareggi e due
sconfitte) la serie di non vittorie in Campionato. In trasferta,
invece, i tre punti mancano da ottobre.
La
partita. Giacomo
Pettinicchio fa ancora parlare di sé. Privo di Bonasia squalificato
e ancora out Cannone, il mister tarantino si affida a un iniziale 3-5-2: Rana; Calefato, Campanella, Rubini;
Caringella, Lezcano, De Santis, Modesto, Valerio; Manzari, Tedesco.
L’inizio
è subito pieno di sussulti. Al 3′ l’Hellas è già in 10 per il
rosso a Sanna, reo di aver colpito Modesto con una testata. Il
Bitonto, però, non se ne accorge perché subisce la marcatura di
Colucci all’8′, abile a infilarsi tra i centrali neroverdi.
E
soprattutto non reagisce, perché fino al thè caldo si segnala solo
un salvataggio di Maraglino su Manzari.
Nella
ripresa, va leggermente meglio. I leoncelli sono più vivi e mostrano
più carattere. E impattano al 58′, allorché l’ex attaccante di
Trani e Locorotondo batte con un pregevole pallonetto l’estremo
difensore tarantino.
Poi
più nulla, anche se il Bitonto è a trazione offensiva per tutto il
resto della contesa, ma finisce 1-1. Che non può rendere felici,
perché ottenuto con una compagine, l’Hellas, senza allenatore. L’ex
mister, Carmine De Falco, è stato esonerato venerdì e non è ancora
stato rimpiazzato.
Con
questo brodino, i neroverdi salgono a 23 punti in classifica,
soltanto un misero punticino sopra la zona playout. In vetta, invece,
a parte la lepre Gravina, è grande ammucchiata (Casarano, Vieste,
Barletta, Altamura) nella zona playoff.
E
domenica al “Città degli Ulivi” arrivano proprio i foggiani.
Sarà la terza sfida stagionale tra Campionato e Coppa Italia. Le
precedenti sono terminate tutte 1-1.
In
11 contro 10 non si vince. È
una costante. Il Bitonto 2015-2016 non sa vincere quando rimane in
superiorità numerica. È successo con il Trani (si era in vantaggio,
ma gli avversari hanno pareggiato con un uomo in meno), contro
l’Altamura, contro il Mesagne e ieri contro l’Hellas. Una malattia
che non va più via.