Novoli-Us
Bitonto di ieri va raccontata partendo dal finale. Dal minuto 93. I
salentini padroni di casa sono in nove uomini e lottano
gagliardamente. I neroverdi ospiti avanti a testa bassa per portare
in cascina i primi tre punti. E accade quello che non ti aspetti:
Zotti dà palla a Roselli. Il 40enne ex Noicattaro e Terlizzi è il
più lesto a rimettere a centro area una palla velenosa che Manzari
trasforma in rete da vero bomber di razza.
Sì,
ancora lui. Gennaro il “condor”. Dopo la tripletta inflitta al
Mola in Coppa Italia giovedì, il bomber già Trani e Locorotondo
decide anche l’insidiosa sfida sul campo in terra battuta della città
della Fòcara, fino a ieri un tabù per i leoni nostrani.
Un
blitz (0-1) prezioso tanto per il morale quanto per la classifica,
dopo il brutto ko al cospetto del Team Altamura. E anche meritato
perché, seppur Modesto e compagni non abbiano offerto una
prestazione eccelsa, hanno creato più occasioni, recriminano per due
legni (Cantatore e Manzari), e ci hanno creduto fino alla fine contro
un Novoli in doppia inferiorità numerica.
La
partita. Il
mister neroverde Pasquale De Candia non si discosta dal 3-4-2-1 visto
contro l’Altamura. Longo; Campanella, Cantatore, Bonasia; Elia, De
Santis, Capriati, Modesto; Zotti, Turitto; Albrizio. Terrone è out
per squalifica, Pastore fuori per infortunio, Monopoli in panchina
per scelta tecnica.
Il
primo tempo non è per amanti del calcio, anche se il Bitonto in
alcune circostanze (Capriati, palo di Cantatore, bella punizione di
Zotti respinta con i piedi da Bibba), va vicino al bersaglio grosso.
Mentre il Novoli è tutto nel tiro da fuori di Giorgetti prima della
mezz’ora.
Prima
di prendere un tè caldo, il direttore di gara, il signor Baratta di
Rossano, decide che la partita del capitano salentino Elia deve
concludersi anzitempo, perché colpevole di aver fermato Turitto
lanciato a rete.
La
ripresa si apre con il Novoli in inferiorità numerica, ma che, con la
sua compattezza e la linea Maginot eretta davanti al suo estremo
difensore, rende davvero ardua la vita alle bocche di fuoco
neroverdi.
Girandola
di sostituzioni a parte, le emozioni sono concentrate a fil di
sirena, quando il punteggio a occhiali sembrava inevitabile.
Dapprima,
minuto 86, seconda espulsione per i leccesi, decretata a Di Silvestro
per un fallo di reazione su Roselli.
Poi,
all’89’, sono i ragazzi di mister Bruno ad assaporare la vittoria con
un contropiede che solo la goffaggine di De Vincentis e il recupero
monumentale di Campanella hanno impedito fosse vincente.
Un
giro di orologio dopo, è Manzari, di testa, a incocciare sulla
traversa una giocata da applausi di Zotti.
Ma
poi si riscatta, con gli interessi, in pieno recupero, per un blitz
che porta tanta goduria nella città dell’olivo. E i primi tre punti
del Campionato.
Domenica
si ritorna al “Città degli Ulivi” per affrontare il Molfetta,
ancora al palo in classifica.