Un passaggio dall’inferno
ed il ritorno al paradiso.
Il calcio, così
come la vita, molte volte ti pone dinanzi a prove dure da superare, che riesci
a buttarti alle spalle solo con la forza della volontà, con la voglia di
esaudire a tutti i costi i propri sogni e con il sostegno di chi ti è più
vicino. E solo così, pur passando dal buio dell’inferno, riesci a rivedere prima
o poi la luce del paradiso.
Questa è la vicenda
di Angelo Savino, un giovane ragazzo
bitontino natio di Bari, classe ’99, professione portiere per la società
sportiva della Virtus Palese, nella categoria Allievi.
Angelo il 24
febbraio dello scorso anno subisce un brutto infortunio alla milza. Si sta
allenando e nell’effettuare una parata, atterrando a terra, accusa un piccolo
malore che porta il suo allenatore, Nicola Sblendorio, ad invitarlo a lasciare
il campo ed andare via a casa a riposo precauzionale.
Al mattino
seguente, però, la situazione non è affatto migliorata: un dolore alla spalla
lo porta a rivolgersi prima all’ospedale a Bitonto e poi a recarsi a Bari, dove
viene sottoposto dapprima ad una radiografia ed in seguito ad una ecografia. Quest’ultimo
esame mette in allarme i medici, in quanto riscontrano che qualcosa nel corpo
di Angelo non va. Subito viene effettuata una tac ed ecco il brutto verdetto:
emorragia interna alla milza.
Scatta
immediatamente il ricovero. Angelo viene sottoposto ad intervento
chirurgico. La degenza in ospedale si protrae per tre settimane, ma quel che
pesa di più per Angelo è senza dubbio lo stare lontano dai campi. Dieci mesi
lunghi ed infiniti senza calcio e senza la sua porta da difendere, volando come
un “angelo” da un palo all’altro.
Ed è in questo
momento che Angelo ha trovato la forza per reagire e per tornare quanto prima
in campo, anche grazie al sostegno di chi gli è stato sempre vicino in ogni
istante.
«In
tanti mi hanno sostenuto – ha evidenziato Angelo Savino –. La società Virtus Palese mi è stata
davvero vicina, ogni giorno venivano in ospedale a trovarmi, non mi hanno fatto
mancare nulla. Ringrazio il presidente Giuseppe
Milella, mister Nicola Sblendorio che mi è stato più di tutti accanto, ed i compagni di squadra».
Il ritorno in campo
è avvenuto a dicembre, una volta ottenuta l’idoneità sportiva: prima gli
allenamenti e la preparazione, poi a metà gennaio la prima gara ufficiale,
contro il Real Football Terlizzi.
«La
società ha atteso che Angelo recuperasse dall’infortunio in maniera tranquilla
e sempre presente – ha commentato l’allenatore Nicola Sblendorio –. Abbiamo aspettato che la Medicina dello Sport gli desse il parere
positivo per il ritorno all’attività agonistica, in quanto lui per due volte
presentava un esubero di piastrine a causa ancora degli effetti dell’operazione.
All’ultimo riscontro effettuato poi è stato dato il nullaosta e da qui il
ritorno in campo».
«Con
questa esperienza – ha concluso Angelo – posso capire che da un giorno all’altro può succedere di tutto, così non
è facile immaginare il proprio futuro ma non potevo neanche immaginare un
futuro senza calcio. Perché il mio sogno è giocare».